1. Come riprendersi dalle fatiche del lavoro


    Data: 21/01/2021, Categorie: Etero Autore: leielui, Fonte: RaccontiMilu

    ... calore’
    
    Quando finalmente sei tornato a casa, quella voglia stava per diventare insostenibile, e vedere il tuo sorriso mentre mi salutavi, felice di vedermi lì ad aspettarti, l’ha fatta, se possibile, aumentare ancora’
    
    Ho aspettato sul letto che ti cambiassi, che ti mettessi a tuo agio per trascorrere l’ultima serata insieme, a casa tua; quando mi hai raggiunta, ti ho abbracciato e siamo rimasti per un po’ così, l’uno attaccato all’altra, sdraiati a le a guardare la tv’
    
    Ti ho proposto un massaggio e tu hai accettato: so quanto ti piaccia sentirti coccolato, soprattutto dopo un’intera giornata di lavoro’
    
    Ti sei messo a pancia in giù e ho iniziato s massaggiarti le spalle, poi ti ho fatto togliere la t-shirt e ho alternato i massaggi ai grattini e alle carezze sulla schiena’
    
    Le mie mani scivolavano sulla tua pelle, mentre mi confermavi il tuo apprezzamento con sospiri e mugolii’
    
    Ti ho fatto girare ancora, mi sono messa a cavalcioni su di te e ho iniziato a baciarti il petto, inspirando profondamente l’odore della tua pelle, desiderando che entrasse nelle mie narici e non ne uscisse più, per poter sentire il tuo odore anche lontana chilometri da te’
    
    La mia lingua ha poi fatto capolino tra le mie labbra, e ho iniziato a leccarti, prima i capezzoli, per poi scendere lungo la pancia fino al confine tra l’addome e il basso ventre, quella zona sensibile che genera gemiti e respiri affannati quando viene sfiorata’
    
    Ti ho tolto i pantaloni e ti ho baciato ...
    ... sugli slip, sentendo il calore sprigionato dal tuo corpo sulle labbra, desiderando che non ci fossero altri ostacoli tra la mia pelle e la tua’
    
    Ti ho tolto anche le mutande ed eccolo lì l’oggetto dei miei desideri: bello come non mai, grande e duro, quasi sfacciato tra le tue gambe’
    
    L’ho baciato e leccato, soffermandomi sulla punta, umida e lucida; l’ho preso nella mia bocca e ho assaporato il suo gusto, così familiare e sempre nuovo, così forte e dolce, così maledettamente afrodisiaco’
    
    Mi sono staccata da lui per un attimo per incontrare la tua bocca, per capire se anche tu lo volevi: sì, lo volevi, me lo hai fatto capire spogliandomi’
    
    Allora sono tornata sopra di te, i nostri sessi vicini, che si sfiorano e si cercano, che si bagnano dei reciproci umori’
    
    Ti ho permesso di penetrarmi per un secondo, ti ho sentito dentro di me mentre il respiro mi si mozzava in gola nel momento che go sempre preferito su tutti quando facciamo l’amore’
    
    Un secondo, poi mi sono sollevata e ti ho fatto uscire’
    
    ‘Non così”, ti ho detto mentre ti baciavo.
    
    ‘E come?’, mi hai chiesto, labbra contro labbra.
    
    ‘Voglio farti godere con la bocca”.
    
    Volevo averti in mio potere, volevo sentirmi tua e farti capire quanto avessi desiderato il tuo ritorno, per un lungo pomeriggio’
    
    Mi sono rannicchiata in mezzo alle tue gambe e l’ho preso di nuovo fra le labbra, mentre la mia mano andava su e giù, cercando il punto di non ritorno del tuo piacere’
    
    Quando mi hai detto che stavi per ...
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