1. Come riprendersi dalle fatiche del lavoro


    Data: 21/01/2021, Categorie: Etero Autore: leielui, Fonte: RaccontiMilu

    ... cadenzato e ininterrotto, ogni tanto mi guardi negli occhi, per capire se mi sta piacendo: mi fa impazzire quando lo fai’ vederti usare la tua boccuccia sul mio sesso &egrave la visione più erotica a cui riesco a pensare, e il tuo sguardo mi fa capire che mi ami, che ti piace, che desideri con tutta te stessa che mi piaccia’ e a me piace, altroché se mi piace!
    
    Anzi, effettivamente mi sta piacendo un po’ troppo’ per fortuna ti fermi, ti stacchi un attimo da me, ti soffermi ad osservare il mio membro che pulsa, con sguardo trasognato. Mi fai sentire un vero maschio, così, il mio ego si gonfia, e non solo quello! E’ incredibile come riesci a guardare il mio normalissimo pisello, traspare dai tuoi occhi il desiderio di avere quel premio, come se fosse il più magnifico dei cazzi, e l’orgoglio di sapere che &egrave tuo e tuo &egrave anche il merito per averlo fatto diventare così.
    
    Mi sorridi, sembri soddisfatta, abbassi lo sguardo e io lo seguo, accorgendomi che tu sei ancora tutta vestita’ Non mi lasci il tempo di agire e mi precedi: ti sfili la maglietta. Mentre la porti sopra la testa, da sotto il tessuto spuntano i tuoi seni; non sono stupito, eri in casa da sola, il reggiseno era solo di intralcio; sono meravigliato, sono le tue tette a provocarmi questa meraviglia: nonostante le conosca bene, non posso esimermi dall’ammirarle ogni volta che le vedo’ Sulle due perfette montagnole di carne spuntano svettanti i tuoi capezzoli erti, duri e drittissimi, segno che la ...
    ... situazione ha eccitato anche te.
    
    Che voglia che avrei di prenderteli in bocca, succhiandoteli e tirandoteli dolcemente’ so che piace anche a te, ma stavolta non me lo permetti; ti sollevi invece, proprio mentre la mia bocca si avvicina al tuo capezzolo sinistro, e ti sfili i pantaloni: curioso noto che indossi un piccolo perizoma rigato, sai benissimo che mi piace tanto il modo in cui incornicia il tuo sederino, dividendolo in due parti, e che impazzisco a causa della ridottissima quantità di stoffa di cui &egrave fatto.
    
    Talmente poca, che la tua micetta deborda facilmente: ti basta spostare leggermente di lato il tessuto, per essere subito disponibile e completamente esposta. Ed &egrave proprio in queste condizioni che ti accingi a montarmi sopra’ Vuoi cavalcarmi? Dalle intenzioni sembra di sì, ti muovi e la tua fichetta incrocia più volte il mio bastone, lasciando ogni volta una scia di umori bagnati, un dolce supplizio che lascia presagire paradisi anelati.
    
    Cerco di spingere alla ricerca dell’ingresso del tuo antro, voglio entrare in te, ma sei sfuggente’ Quando riesco finalmente, la punta &egrave in te, tu mi guardi dritto negli occhi e mi fai un cenno di diniego con la testa’ non capisco’
    
    ‘non così”, il mio sguardo ti chiede ‘e come?’, la tua risposta &egrave ‘lascia fare a me’.
    
    Scorri verso il basso, il mio uccello risale lungo il tuo corpo, dall’ombelico, poi nel valico tra i tuoi seni, e infine di nuovo alla tua bocca da dove tutto era cominciato.
    
    Ora ...
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