1. Greta, schiava di Gladius


    Data: 20/01/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: gladius, Fonte: RaccontiMilu

    ... in quella posizione di fronte a lui aspettando ordini.
    
    Lì a fianco c’era un mobile con degli oggetti strani di cui non capii subito l’uso ma solo che servivano nelle pratiche di dominazione. Scorsi anche diversi vibratori e falli di gomma colorati.
    
    Il padrone prese una specie di maschera, era costituita solo da due striscie incrociate tra loro e me la mise addosso facendo combaciare l’incrocio con il centro dei miei occhi, poi la chiuse sul retro. Prese una palla di gomma con dei lacci attaccati, mi infilò la palla in bocca e mi legò i lacci dietro la testa.
    
    Mi fece alzare in piedi e alzare le braccia, lui mi legò i polsi con una corda ad una catena che pendeva dal soffitto, legò poi un’ altra corda alla catena, la fece passare sotto il mio ginocchio e legò anche questa alla catena. Per facilitargli i movimenti alzai bene la gamba, notando la mia flessibilità rimase piacevolmente sorpreso e spostò la corda dal ginocchio alla caviglia.
    
    Dopo avermi legata mi disse “Sono un pò stanco, vado a riposare” e se ne andò senza aggiungere altro, lasciandomi lì da sola, legata e al buio, perchè spense anche la luce.
    
    Non vorrà davvero lasciarmi qui così? pensai…ma lui non venne che (credo) un’ora dopo…
    
    Accese la luce e venne verso di me, senza dire niente mi mise una mano sulla figa e cominciò a sfregarla con forza.
    
    Quando mi fui infradiciata per bene smise di strofinare e prese a dare degli schiaffetti, non molto forti.
    
    Legata com’ ero avevo la passera ben ...
    ... aperta e prendevo in pieno i suoi colpi.
    
    Aumentò la forza degli schiaffi e presi a lamentarmi, lui non disse niente ma continuò a colpirmi. Provai a dire ‘basta’ ma la palla di gomma che avevo in bocca mi impediva di farmi capire.
    
    Sentivo dolore ma anche piacere, non era male essere colpita a quel modo e lui doveva saperlo.
    
    Dopo un pò, con una mano mi aprì le grandi labbra e con l’altra, prese a colpire il clitoride che era già un pò gonfio.
    
    Ai primi schiaffi sentii solo un gran dolore, poi, piano piano scoprii anche il piacere e i miei lamenti diventarono gemiti.
    
    Il mio clitoride era diventato bello duro e grosso e io godevo ad essere colpita proprio lì dalle mani grandi del mio padrone.
    
    Ero bagnatissima, desideravo essere penetrata da lui, lo volevo, lo amavo già.
    
    Lui mi accontentò, ma solo con le dita. Mi infilò un dito all’improvviso, tutto dentro fino in fondo facendomi sussultare e gemere, cominciò a muoverlo dentro, poi avanti e indietro velocemente. Sempre all’ improvviso infilò un altro dito masturbandomi con forza e dopo quello ne infilò un altro ancora.
    
    Andò avanti così per diversi minuti, spingendo le dita fino in fondo, muovendole all’ interno e scopandomi forte con quelle mentre io gemevo di piacere.
    
    Poi sfilò le dita e dopo avermi tolto la palla dalla bocca, me le fece leccare e succhiare.
    
    “Senti il tuo sapore, leccati schiava, senti come hai goduto”.
    
    Succhiavo quelle dita intrise dei miei umori e mi piaceva, ma ancora più bello era ...
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