1. UNA SCOLARA SPECIALE – IL PRIMO ESAME – 6


    Data: 17/01/2021, Categorie: Etero Sensazioni Autore: F.P., Fonte: RaccontiMilu

    ... questa è Carmen.
    
    Questa è Nancy.”
    
    Ad ognuna stringevo la mano che mi porgeva e rispondevo:
    
    “Piacere.”
    
    Mi accorsi subito che io ero la più discinta; le altre due ragazze avevano sì una mise che si accordava con la mia, ma per quanto ridotti, ognuna aveva degli eleganti string a coprire le nudità.
    
    Johnny lo conosci già e questi sono Il dott. Martelli e il prof. Klauster, miei buono amici.
    
    Notai subito che tutti e due mi stavano guardando in modo impertinente una sola cosa.
    
    Subito dopo, però, mi dovetti ricredere quando il prof. Klauster mi accarezzò un seno, stringendomi un capezzolo.
    
    “E dire che io di seni ne vedo tutti i giorni, ma per vederne uno uguale bisogna andare a scomodare Venere sull’Olimpo. Il tuo è davvero perfetto.”
    
    Fu Luana a fornirmi il chiarimento.
    
    “Il professore è un emerito chirurgo senologo e di tette se ne intende.”
    
    Mi ero voltata di spalle e lui si accorse del mio plug anale.
    
    “Son diventato senologo perché mi piaceva toccare le tette, ma anche fare il proctologo non sarebbe stato male e mi diede un buffetto su una chiappa per poi stringarla chiudendo le dita attorno alla mia carne che finì per essere una palpata licenziosa con la scusa del mio gioiello.
    
    Mi ritrovai immedesimata e a mio agio in quel mio Salon Kitty, come se l’avessi sempre fatto.
    
    Poi, come ad un silenzioso segnale ognuno si diresse verso il proprio paradiso e io, con Luana e Johnny mi diressi verso il mio inferno. Johnny si sedette ...
    ... sul letto e guardandomi mi chiese di togliermi la mascherina. “Dai, voglio vederti bene.”
    
    Quando lo feci rimase a bocca aperta.
    
    “Che meravigliosa creatura. Sei perfetta.”
    
    Mi tolsi il plug con facilità e visto che c’era del disinfettante, lo lavai, lo asciugai con un kleenex, irrorandolo con la soluzione disinfettante per poi posarlo diritto senza più toccarlo sulla mensolina del lavabo.
    
    Quando mi girai anche Luana si era levata il camice e aveva addosso un magnifico completo di pizzo che con le sue trasparenze era pressoché inesistente e guardandomi aggiunse.
    
    “Vedi? È questa la lingerie che mi piace.”
    
    “È molto bella davvero!”
    
    “Dovresti tenere anche tu qualche “boite a desir” di Aubade nel tuo negozio.”
    
    Mi sedetti sul letto accanto a Johnny che ne approfitto subito per carezzare l’interno della mia coscia, mandandomi fremiti che subito mi fecero risvegliare e lievitare i capezzoli che ora sembravano due pollici rosa. Johnny si alzò, andò a lavarsi le mani e poi con calma, guardando ora me ora Luana, cominciò a spogliarsi sorridendo.
    
    Fu la volta di Luana a sedersi sul letto accanto a me e parlandomi sottovoce, ma non tanto, in modo che anche Johnny potesse sentire, guardandomi aggiunse:
    
    “Lo so che tutto questo per te vuol dire dare un taglio con quello che sei stata fino ad oggi, ma vedrai che tutto andrà bene. Non aver paura, ci sono anch’io e so quanto questo sia penoso per te.”
    
    Sì, aveva ragione. Per me era penoso, ma quello che non ...
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