1. Un giovane amore clandestino


    Data: 14/01/2021, Categorie: Etero Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... abbracciarci mentre non sazi ci guardiamo ancora una volta a vicenda sorridendo in silenzio.
    
    Io sono così felice che ancora non credo sia potuto succedere. Pure Alessandro è stordito, strabiliato e stupito do sé stesso.
    
    Lui ha cercato di mantenersi e di resistermi, però forse la mia bellezza e la mia dolcezza l’hanno conquistato ed infine ha ceduto montandomi da maschio giovane.
    
    Poiché è la sera della trasgressione non perdo tempo e lo accarezzo soprattutto indugiando su quel meraviglioso sesso.
    
    Non tardiamo ad essere assaliti da un’altra energica e selvaggia ondata di desiderio e consumiamo le ultime energie stando l’uno dentro l’altra, come se i momenti bollenti e infuocati precedenti non ci fossero stati.
    
    Il sesso fra noi è semplicemente incredibile, sbalorditivo e sorprendente.
    
    Passiamo tutta la sera a farlo, carichi all’inverosimile da tanta energia immagazzinata nel corpo in tutti gli anni di astinenza e scatenata nella mente dal desiderio di essere uno nell’altra, concedendoci pienamente senza badare né rimuginare né scervellarsi delle conseguenze annullando l’idea di che cosa potrà accadere il giorno dopo quando i nostri sguardi s’incroceranno.
    
    Ma di sicuro una cosa è certa: al cuore non si comanda.
    
    Passarono mesi e io e Alessandro stavamo insieme ma sempre di nascosto, sempre mai farci scoprire.
    
    Tradivo la mia migliore amica, ma ero maledettamente felice, adultera e maledettamente innamorata!
    
    Poi Alessandro dovette stare lontano per ...
    ... circa un mese; ma cos’era per noi un mese se ci eravamo aspettati per tanto tempo?
    
    Prima di partire decidemmo di stare insieme tutta la giornata e al termine quando ormai era scuro ci salutammo con un bacio che ne valeva cento sapendo pensando che quello sarebbe stato l’ultimo.
    
    Tornai a casa, passò un giorno, due giorni, tre. Ale non mi chiamava. Non sapevo che fare con chi parlare perché la mia amica mi avrebbe ucciso se le avessi detto del nostro rapporto.
    
    Così andai a far lavare l’auto. Nello svuotare anche i cassetti notai un foglio piegato, lo aprii e lessi delle sue parole con la curiosità di una bambina.
    
    Mi guardai intorno per paura di essere scoperta. Avrei preferito tenerla chiusa ma la curiosità e la morbosità vinsero.
    
    La lettera iniziava così “Stellina mia, tesoro mio”.
    
    A lui piaceva chiamarmi così, perché quando guardavamo insieme le stelle, lui diceva che io, tra tutte quelle che vedevamo, ero la più bella. So che è esagerato ma lui era fatto così; era così, dolce e bastardo allo stesso tempo. Comunque in quella lettera erano elencati i nostri momenti più belli ed anche i più brutti che avevano solo rafforzato il nostro rapporto. Si era ricordato anche di tutte le volte che stavamo per essere scoperti.
    
    Ma ciò che temevo era scritto alla fine.
    
    Mi scrisse che non avrebbe mai potuto darmi una storia normale e che tra noi non poteva andare avanti così con la paura di essere scoperti. Scrisse che lui non era all’altezza per me, che non potevo ...
«12...5678»