1. Un giovane amore clandestino


    Data: 14/01/2021, Categorie: Etero Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... modo di contattarlo e così dalla mia amica, che evidentemente era in contatto con lui nonostante tutto, venni a sapere che il padre di Ale era morto improvvisamente per infarto. Mi resi conto che ciò che provavo per lui non era solo dispiacere, avevo tanta voglia di abbracciarlo, di stargli vicino, di aiutarlo in qualche modo.
    
    Dopo circa 5 giorni Alessandro tornò a scuola e ripresero così gli sguardi mentre sui social niente, non lo trovavo on line.
    
    Un giorno andando a casa della mia amica, mi fermai al distributore di benzina per rifornire. E nel chiudere il tappo del serbatoio vidi che dietro di me c’era qualcun altro: era lui.
    
    Aveva un volto tristissimo, bianchissimo e i suoi occhi erano gonfi e rossi dal pianto. Si vedeva chiaramente che qualcosa era morto in lui.
    
    Ero emozionatissima perché era la prima volta che mi trovavo a tu per tu con colui di cui mi ero infatuata. Riuscì solo a dire un banalissimo “Ciao Ale!”. Lui mi guardò e poi abbassò la testa, accese il suo motorino e scappò via subito.
    
    I pensieri si accavallavano e lui era per me un sogno di ragazzo. La mia amica chiedeva ma io non davo risposte. Rodevo dentro ma non lasciavo trasparire niente tantomeno in famiglia.
    
    Il sesso si era risvegliato ma solo per farmi ditalini e grandi godute che mi lasciavano esausta a letto con le lenzuola pericolosamente bagnate. I ditalini e le sgrillettate erano per Alessandro e solo per lui. Le macchie sulle lenzuola erano chiare ma mio marito non le vedeva ...
    ... proprio anche perché veniva a letto quasi al buio.
    
    Avevo ripreso a depilarmi anche d’inverno ed a curare la figa nelle ore di solitudine casalinga che concludevo con dei ditalini sontuosi che lasciavano squassata e distrutta. Nonostante la masturbazione la voglia di stare con lui non passava ed ero sempre in tiro immaginando di essere sempre pronta a fare sesso con Alessandro.
    
    Mi stavo svegliando da un torpore sessuale di molti anni.
    
    Le giornate senza vederlo stavano diventando un tormento e da Alessandro non avevo nessun riscontro se non i soliti sguardi e frasi sporadiche su FB.
    
    Mi mancava Alessandro, mi mancava maledettamente anche se sapevo di andare contro qualsiasi morale a cui ero stata abituata e che avevo in me.
    
    Per una sera ed una notte ho pensato di fargli un’imboscata.
    
    Il giorno dopo lo vidi davanti alla scuola e lui aveva sempre lo stesso atteggiamento, allora mi avvicinai io.
    
    Mi sembrava di meritare di più da lui, mi aspettavo maggiori attenzioni e ritenevo ingrato il suo comportamento, così gli dissi “Allora non devi dirmi nulla?”
    
    “Grazie sei un’amica ma non ti aspettare niente”
    
    Rimasi di stucco.
    
    Già! Un’amica! Un’amica sarebbe rimasta a chattare con te tutta la notte? Un’amica sarebbe andata per te contro ogni suo valore morale? Un’amica avrebbe messo a repentaglio il suo matrimonio? Sarebbe andata contro una sua amica?
    
    Mentre nella mia mente si accumulavano tutti questi pensieri, la mia amica si avvicinò e mi chiese che fine ...
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