1. Orgasmi ignobili per nobili , (e la baronessa? ) - 5a parte


    Data: 12/01/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: sexitraumer, Fonte: Annunci69

    ... stanza, salì sul letto e prima che capissi cosa stava succedendo, col cazzo già pronto riuscì a entrare nel mio sesso; avrei dovuto respingerlo, ma le sensazioni che mi stava dando mi piacquero assai, e ancor di più ebbi piacere nel baciarlo; il signorino fu svelto a deflorarmi, tanto che non sentii nemmen tanto dolore, il suo cazzetto qui dentro rimase, e lo lasciai fare dentro di me - e che vi devo dire ?- i baci che gli diedi fecero il resto; fortunatamente, quando mi sposai lo marito mio lo teneva talmente più grosso che recitando di dolore e spillo per insanguinare le lenzuola, gli feci creder ch’ero arrivata vergine al matrimonio; da quel momento ogni volta che il mio Luigino mi viene a trovare, il modo di passar con lui mezza giornata a letto lo troviamo…ehmm…lo trovo…da quel momento siamo amanti !”
    
    “E perché non l’avete portato qui ?”
    
    “Non so, in verità, non so…volevo prima passare io…”
    
    “…ma voi quanti anni avevate? ... se posso chiedervelo…”
    
    “Potete: diciotto o diciassette, non ricordo bene, il tempo è passato, sapete…amica mia, ditemi…”
    
    “Prego…”
    
    “Vostro fratello vi fa pure sodomia ?”
    
    “Me l’avrebbe fatta se non l’aveste fatto entrare in voi, signora…”
    
    “Ditemi, amica mia…voi e lo fratello vostro eravate sodomiti, fin dai vostri inizi?”
    
    “Oh, no. Solo assaggi, tocchi, e manovelle un paio da me, prima che mamma ci scoprisse…una notte pria di partire per lo convento, una volta assicuratami che mamma dormisse della grossa, mi alzai in punta ...
    ... di piedi, e andai da mio fratello, nella stanza davanti. Lo svegliai mettendogli sul muso la patacca, poi, quando aprì gli occhi e vide che ero io, gli feci cenno di non far parola alcuna, e andai a sistemarmi sopra una cascia; il tutto a lume di una sola candela, allargai le gambe tirando la camicia da notte, e portando le caviglie al petto, e gli offrii la penetrazione a cenni…solo per quella volta, perché dall’indomani non l’avrei visto per anni ancora…ma…”
    
    Poi Fiorinella s’interruppe, ma prese la parola Rodolfo:
    
    “…e poi non v’è molto da dire: ci pensai troppo; minutini dopo, fattami una manovella guardandole il fiore quasi al buio, mi alzai dal letto, e andai verso la panca di legno dove s’era adattata lei…s’era alzata la camicetta da notte, e mi mostrava il suo sesso; non me l’aspettavo; stavo lì per lì per entrarle dentro, ma…mio malgrado cambiai idea! Da imbecille le chiesi di prendermelo in bocca a gesti...Fiò…ehm…mia sorella visto che non volete saper come si chiama, cambiando posizione da seduta che stava, mi accontentò avvicinandosi con la bocca, e perdemmo tempo!…dopo un po’ di mulinello di lingua di mia sorella, era pronto, dritto e duro…lei m’invitò ad entrare di nuovo, mostrandomi il sesso, che bello parea tra la candela e il buio…portai la cappella sopra il suo spacchetto, ma esitavo…non so cosa mi trattenesse…avevo la sensazione che non sarei potuto tornare indietro una volta fatto; non ero nemmeno riuscito a sfiorarle la pelle vicino lo spacco con la ...
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