1. Orgasmi ignobili per nobili , (e la baronessa? ) - 5a parte


    Data: 12/01/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: sexitraumer, Fonte: Annunci69

    ... lussuria personale…”
    
    “Figliola, di preciso, cos’avresti fatto? Ti sto lasciando parlare, ma vedo che giri e rigiri sulle parole, e mi parli delli peccati altrui…tu vorresti confessarmi li tuoi…”
    
    “Più che giusto padre, vi chiedo venia…per me è difficile…che son madre d’una certa morale con le figlie mie…”
    
    “Figlia mia, vieni al punto. Poc’anzi dicesti che peccasti di lussuria…”
    
    “Travisata di maschera veneziana, mi recai presso la magione loro in Otranto, in Calle Idomeneo…e protetta nel volto pagai 10 ducati questa coppia affinché facessero di sesso innanzi a me medesima, che mai in vita mia avevo visto un incesto tra stretti parenti…questi fratelli chiamansi Fior…”
    
    “Figlia mia, essi son peccatori, tocca a essi confessarsi se lo credono, io il loro nome non voglio saperlo…e se vuoi proteggerli negalo persino a tè stessa…insomma figlia mia, ti è piaciuto far guardata al loro atto impuro?! O Hai fatto altro?”
    
    “Padre, maledico me stessa perché non solo ero interessata all’atto impuro! Io stessa volli commetterlo guardandoli, che - e chiedo perdono a dirlo – belli e giovani erano. E la femmina non era donnina da postribolo…né pareva che lo scolo avessero. Due persone pulite che mi coinvolsero nei loro giochi, dietro mercede da me pagata in anticipo…”
    
    “Figliola guardandoli sei rimasta o ti sei fatta coinvolgere…siamo fatti di carne e cediamo alle tentazioni…cosa immaginavi? Di restar fredda spettatrice?”
    
    “Padre, vedendoli…ecco…fare…sì ! – Fare ! - ...
    ... Io non mi accorsi che mi stavo…”
    
    “Ti stavi…figliola?”
    
    “Mi stavo …ecco…toccando…e di ciò mi vergogno…”
    
    “Ne hai ben donde! Non sei certo un tredicenne alla sua prima manovella a spiar coppiette nell’erba alta…sei andata oltre quei perditempo…e come mai, una donna e madre, e nobile del tuo lignaggio?”
    
    “Da nobildama mi son sempre, ehm quasi sempre contenuta, però sento che l’età avanza e voglio, sento, che voglio, voglio…sempre di più! Voglio divertirmi…non si sa mai cosa la fortuna serbi!”
    
    “Ora sei sincera, ma perché chiedi il perdono di Dio ?”
    
    “Perché uso preoccuparmi che le figlie mie legittime non cadano nella vita dissoluta…temo per loro!”
    
    “Toccarsi è stato un atto inutile, benché stimolato dalla commedia che ti sei pagata da te figliola…è stato sol quello il tuo peccato?”
    
    La domanda del prete era talmente ovvia che la Baronessa nemmeno l’aveva sentita; la donna inginocchiata ebbe una brevissima assenza di un minuto o comunque meno di tre: nella sua mente in imbarazzo si proiettarono i ricordi di quella giornata che la donna, libera dal suo titolo nobiliare, dal suo ruolo di madre, si era concessa. Si presentò all’uscio di Calle Idomeneo e dopo aver bussato, le venne ad aprire una graziosa ragazza dai boccoli mori vestita di un umile camicione bianco, con una parziale scollatura.
    
    La ragazza sorrideva, mente la nobildonna si teneva indosso la maschera veneziana, senza permettersi di entrare, in assenza di un cenno della ragazza. Quest’ultima ...
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