1. Il buon profumo delle cose genuine - 2


    Data: 29/09/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... afferrò per le braccia, costringendolo a girarsi verso di lui – a me non me ne frega niente che sei gay, d’accordo? Non voglio che tu lasci questa stanza e non voglio che abbandoni il progetto. Lavoriamo bene insieme, stiamo bene insieme… Il fatto che ti piaccio non mi disturba, anzi… in un certo senso, mi fa sentire lusingato.”
    
    “Non sei imbarazzato?”
    
    “Imbarazzato? E perché? Perché ti piaccio? No, Marzio, no: ti chiedo solo di non dimenticare che io… insomma, che non posso darti quello che vorresti, quello che meriti, mi dispiace…”
    
    “Non lo dimenticherò, non temere.”, fece Marzio con aria sconsolata.
    
    Non tornarono più sull’argomento; i loro rapporti tornarono amichevoli e cordiali come prima, ma qualcosa era cambiato, l’innocenza di un tempo era scomparsa. Entrambi fingevano indifferenza, ma entrambi sapevano… o meglio Andrea sapeva: sapeva che i sentimenti che Marzio provava per lui erano immutati; sapeva che tutte le notti, appena lui fingeva di addormentarsi, scivolava in bagno e si masturbava dietro la porta, adesso ben chiusa, annusando i suoi slip sporchi e sudati: ma quello di cui ancora non si rendeva conto era quanto stava accadendo dentro di lui.
    
    La notte, quando Marzio scompariva in bagno, lui rimaneva con gli occhi sbarrati a fissare il buio; rivedeva l’amico seduto sul water con il pigiama calato alle caviglie e l’uccello turgido in mano, che si masturbava annusando le sue mutande, e se lo immaginava adesso e la cosa lo turbava, gli faceva ...
    ... venire un nodo allo stomaco.
    
    E quando Marzio rientrava e scivolava silenziosamente nel suo letto, il suo turbamento era tale da sentirsi quasi le lacrime agli occhi.
    
    Poi spuntava l’alba e tutto tornava alla normalità: si alzavano, si sorridevano augurandosi buongiorno, Marzio gli diceva una carineria scherzosa e Andrea rideva arruffandogli scherzosamente i capelli, mentre scendevano a fare colazione.
    
    ***
    
    Alcuni mesi dopo, Andrea fu convocato alla sede centrale e dovette assentarsi per qualche giorno.
    
    “Senti, - disse a Marzio – è probabile che starò via tutta la settimana. Voglio fare anche un salto a Milano, che devo sistemare alcune faccende con la mia ragazza, ok?”
    
    “Mi mancherai…”, non poté fare a meno di sospirare l’altro.
    
    Andrea gli andò vicino.
    
    “Ti prometto che non mi cambierò gli slip per tutto il tempo che starò via, ok?”
    
    “Stupido!”, sbottò Marzio, dandogli un buffetto sulla guancia.
    
    “Anche tu mi mancherai.”, disse Andrea improvvisamente serio e si abbracciarono.
    
    Furono giorni lenti, noiosi, interminabili… furono serate vuote e tediose, che niente riusciva a colmare. Qualche volta Marzio provò a mettere uno dei DVD porno che si era portato di nascosto e che finora non aveva mai avuto modo di guardare, ma dopo un paio di minuti spegneva tutto quasi disgustato e se ne andava a letto a fantasticare.
    
    Il giovedì sera, in particolare, fu una cosa straziante. Marzio non ce la faceva più, aveva
    
    un bisogno disperato di rivedere Andrea, di ...
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