1. Il buon profumo delle cose genuine - 2


    Data: 29/09/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    Le cose ingranarono subito bene fra i due… e del resto, non avrebbero potuto andare meglio! Di giorno lavoravano ai loro progetti; la sera gironzolavano per qualche bar, Andrea adocchiando apertamente le ragazzotte del paese, Marzio adocchiando nascostamente le grazie di Andrea; di notte, poi, appena l’altro dormiva, Marzio si alzava zitto zitto, si chiudeva in bagno, ripescava dalla cesta le mutande sporche dell’amico e si perdeva ad annusarle a suo bell’agio, ad adorarle. Alla fine, si masturbava e se ne tornava a letto a dormire il sonno dei giusti… o quasi!
    
    Ormai stravedeva per il suo collega, ne era innamorato perso, ma era anche consapevole della situazione e cercava con la massima cura di tenere celati i suoi sentimenti e di non lasciarsene influenzare. Era un lavoro tremendo di autocontrollo, che doveva esercitare su se stesso in continuazione e che spesso, alla fine della giornata, lo lasciava stremato. Ma non c’erano alternative: farglielo capire, avrebbe significato perderlo del tutto!
    
    Per fortuna le mutande di Andrea sembravano possedere qualche magica virtù, forse qualcosa della strabordante virilità del loro proprietario rimaneva in quel tessuto impregnato di umori virili: fatto sta che gli bastava accostarsele al naso e inspirarne profondamente la fragranza, perché tutto lo stress si dileguasse, sostituito prima da una grande pace interiore e subito dopo da una conturbante eccitazione, che gli faceva schizzare l’uccello al massimo della pressione, con ...
    ... tutto quello che ne seguiva.
    
    Una notte, però, il diavolo, o chi per lui, volle metterci lo zampino. Andati a letto, Marzio aveva spiato, come al solito, che l’amico si addormentasse e appena gli era sembrato di
    
    sentirne il respiro calmo e regolare, si era alzato e in punta di piedi, senza accendere la
    
    luce del comodino, ed era sgattaiolato a tentoni nel gabinetto.
    
    Era particolarmente infoiato quella sera, perché al bar aveva provato un fremito particolare in un momento in cui erano seduti vicino e le loro cosce si erano sfiorate. Contrariamente a quanto si sarebbe aspettato, Andrea non si era scostato e non
    
    c’era voluto altro per infiammare le sue più sfrenate fantasie. Marzio accese la luce dello specchio, si precipitò verso la cesta della biancheria da lavare, ripescò gli slip sporchi di Andrea e se li portò al naso, mentre con passo lento andava a sedersi sul water. Senonché, nella foga di recuperare l’agognato indumento, aveva lasciato socchiusa la porta del bagno, facendo così trapelare una lama di luce nella stanza buia.
    
    Come se non bastasse, Andrea in realtà ancora non dormiva in quanto, tormentato dall’ormai lunghissima lontananza della fidanzata, stava aspettando a sua volta che Marzio si addormentasse per andare in gabinetto a spararsi una sega in santa pace.
    
    Sul momento, Andrea pensò che l’altro avesse un’urgenza impellente da soddisfare e non avesse acceso la luce del comodino per non disturbarlo; si dispose così ad aspettare pazientemente che ...
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