1. Week-end a Milano


    Data: 10/01/2021, Categorie: Lesbo Sensazioni Autore: Pammy78, Fonte: RaccontiMilu

    ... Che ti desidero!
    
    L’indice cominciò ad entrare ed uscire dolcemente.
    
    Si morse le labbra ansimando.
    
    – Vedi che sai essere brava e silenziosa?
    
    – Ti odio!
    
    – Ah sì?
    
    Accelerai il ritmo.
    
    – No, no! Ti adoro! Lo sai che ti adoro!
    
    Sorrisi e la baciai. Ma il dito tenne il ritmo.
    
    Ansimava più forte. Aumentai il ritmo senza staccare la bocca dalla sua.
    
    All’improvviso contrasse il ventre e lasciò andare l’orgasmo contro le mie labbra.
    
    Le piccole labbra si serravano ritmicamente intorno al mio indice mandandomi scosse di piacere lungo tutto il corpo.
    
    Pian piano si rilassò e mi stesi al suo fianco. Eravamo sudatissime.
    
    Delicatamente le posai la mano sull’ombelico.
    
    – Grazie…
    
    – E di che?
    
    – è stato bellissimo…
    
    Posai il viso accanto al suo.
    
    – Torno subito…
    
    – Ma dove vai?!
    
    – Shhh!
    
    – Ma sei mezza nuda!
    
    – Appunto, mezza. E poi chi se ne frega?
    
    Uscii dalla camera da letto ed andai in cucina. Aprii il frigo e presi una bottiglia d’acqua, poi 2 bicchieri dallo scolapiatti. Tornai indietro e mi accorsi che lui russava pesantemente.
    
    – Eccomi.
    
    – Che hai combinato?
    
    – Acqua! Si muore dal caldo!
    
    – Ma sei nuda!
    
    – Prima mezza e ora nuda?
    
    – Guardati! Qua entra solo la luce dei lampioni ma si vede chiaramente che hai la canottierina incollata al corpo!
    
    Abbassai il mento per controllarmi.
    
    – Oh cacchio! Hai ragione! Si vede tutto!
    
    – Appunto!
    
    – E come sto?
    
    Rise divertita.
    
    – Benone direi!
    
    – Quindi posso ...
    ... girare di nuovo per casa?
    
    – Dai, non fare la matta!
    
    – Ma no, figurati! E poi devi sentire come russa!
    
    – Ahahaha!
    
    – Ehi! Guarda che lo svegli!
    
    Svuotammo mezza bottiglia in un amen, a quel punto scaraventai la canottierina blu alle mie spalle e mi sdraiai nuovamente accanto a lei.
    
    – A proposito di luce, ma sta albeggiando?!
    
    – Sì, e domani si lavora…
    
    – Lavori!? Non m’hai detto nulla!!
    
    – Non saresti venuta qui da me…
    
    Sorrisi dolcemente.
    
    – E che dirà il tuo… “capo” quando ti vedrà sbadigliare?
    
    – Nulla, farò di tutto per stare sveglia! Dormirò più tardi a casa…
    
    – Quindi volevi stare con me?
    
    – Sì, voglio dire… passare del tempo con te a prescindere.
    
    – Lo volevo anch’io…
    
    Ci baciammo ancora.
    
    – Sono felice…
    
    – Mi fa piacere sentirlo, Dany…
    
    – Sto così bene con te, anche dal vivo…
    
    – Sì?
    
    – Sì…
    
    Le diedi un altro bacio e poi scivolai lungo il letto, scavalcai la sua gamba destra e cominciai a strusciare le guance sugli inguini.
    
    – Che… che fai?
    
    – …
    
    – Mi vuoi far venire un infarto?
    
    – Direi proprio di no, ma non me ne torno in Sardegna se prima non faccio questo…
    
    – “Questo”…?
    
    Le baciai le labbra, morbidamente, lentamente. La assaporavo tenendo a fatica gli occhi aperti, ma volevo vederla, imprimermela nella mente.
    
    Non mi disse più niente, ma con un lieve e sensuale movimento divaricò le gambe e affondò le sue dita tra i miei capelli. Recepii il messaggio e cominciai a mangiarla senza alcuna fretta. Dalle natiche ...