1. Venne la voglia togliendomi una voglia


    Data: 18/09/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: zap13, Fonte: Annunci69

    ... di fianco a noi. “Ma quando sono arrivate?” Una è una sagoma massiccia, non riesco a capire niente di quell’uomo. È praticamente vis-à-vis con me, mentre la mia gamba è sfiorata dalla spalla di un altro uomo che si è tuffato a fargli un pompino.
    
    Non so quanto tempo possa essere passato, nella mia testa veramente poco (ed in effetti credo fosse questione di minuti), ma mi ritrovo in una scena per me, fino a poco tempo prima, irreale. Ci troviamo in quattro, due riversati sui cazzi, due che si sfiorano il petto con una mano e con l’altra toccano la persona che sta facendo loro un pompino. La mia mano scorre lungo la schiena dell’uomo in ginocchio accanto a me, sino a titillare il suo buco, ma per timore di sentirmi fermare, non tento neanche di entrarvi, ma solo continuo a palpargli le chiappe piegandomi quel tanto che basta per non far smettere il mio uomo di succhiarmi il cazzo. Nel frattempo si inginocchia addirittura al nostro fianco una quinta persona, la luce rossa dello stanzino accanto lo illumina quel tanto che basta che riesco a vedergli il carnoso buco del culo, ma nessuno lo considera. Eravamo tutti occupati ed io, forse, di più, perché mentre mi godevo il mio ometto che mi succhiava la cappella sensibile, pensavo a come trovare un escamotage per fiondarmi o sul suo, o sul cazzo dell’omone a destra, al quale nel frattempo riesco a palpare il culo marmoreo come pensavo si potesse leggere solo nelle storie hot. Passa il tempo e mi rendo conto che la scena ha un ...
    ... qualcosa di paradossale, sembra finto. Quando inizio a capire chi mi circonda mi trovo con un ometto vecchio col cazzetto da un lato, un omone di mezza età, nero, dall’altra. Pareva, appunto, un set di un porno da due soldi, un racconto erotico zeppo di clichés, ma era invece la realtà. Era bizzarro, affascinante. Mi piaceva quasi tutto, ma per rimanere in tema di luoghi comuni, mi facevano cadere le braccia quei suoni gutturali che anche un sordo avrebbe capito essere finti, quasi fossimo realmente in un film porno e stessimo (stessero) recitando – perché si, c’è anche questo aspetto. Per quanto mi riguarda, anche se avrei voluto divincolarmi dal mio spompinatore, notavo quanto mi stesse piacendo e notavo, con una certa preoccupazione, che il piacere era troppo forte! Non stavo per venire, ma dovevo trovare un diversivo per temporeggiare. “Perché?” Mi chiedevo. “Io”, pensavo vanitosamente, “che duro tutto il tempo che voglio, che il sesso non mi manca, che ho ricevuto fior di pompini, perché sto già venendo?” Col senno di poi, penso che fosse quella sensazione adrenalinica della prima volta. Ricordo quei brevi istanti in cui si affondava il cazzo in bocca, le mani strette sulle mie chiappe, in cui mi tremarono le gambe come colte da brividi improvvisi. Chissà cosa avrà pensato ma beh… Non era merito suo, era colpa mia, ma... ben venga! Sta di fatto che riesco finalmente ad allontanarmi, voglio vedere se è così facile attaccarsi ad altre persone ma purtroppo in quei pochi metri ...
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