1. Venne la voglia togliendomi una voglia


    Data: 18/09/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: zap13, Fonte: Annunci69

    Il lungo racconto che segue non sarà forse particolarmente eccitante, né troppo coinvolgente. Forse addirittura potrebbe ricevere delle critiche, sicuramente col senno di poi non è stata chissà che esperienza. Questo racconto, però, è una storia vera e mi impegno perché non una virgola si discosti dalla realtà, anche se ometterò date e luoghi. Mi sono divertito ad inventare, a pubblicare racconti prima di questa – vedrete con delusione – corta avventura, ma ancora mi manca scrivere quella che potrebbe essere la pagina di un diario.
    
    È ormai cosa datata (ok, non di secoli), ma è la storia della prima volta in cui ho avuto un “rapporto” con il mio stesso sesso. Non crediate: posso anticipare che è stato un rapporto incompleto.
    
    Mi trovavo all’estero. Conoscevo e conosco bene la metropoli, sapevo già dell’esistenza di una piccola sauna in una via discreta. Da tanto tempo fantasticavo sull’avere un rapporto con il mio stesso sesso. Curiosità, attrazione, chissà cosa ma quel che è certo è che avevo una grande voglia di avere un rapporto sessuale con un uomo, qualunque – o quasi – fosse la sua età. Avevo voglia di ricevere e dare, in qualsiasi forma possibile. Possibilità ne esistono tante, eppure non c’era nulla che non mi bloccasse. I pregiudizi, la società, me stesso… Possiamo dare la colpa a quello che vogliamo, ma i fatti dimostrano che non sapevo prendere il coraggio in mano. Prima di tutto vi era la paura di incontrare la persona prescelta al di fuori del gioco, quando ...
    ... nella mia testa non stavo cercando altro che l’esperienza in quanto tale (e perché, penso ora: l’esperienza non comprende anche imparare a dividere i vari ambiti della vita, se è quel che si cerca?).
    
    Chissà perché il timore non era circoscritto alla mia cittadina, e neanche alla provincia o alla regione. Persino quando viaggiavo e andavo in città addirittura alcune ore di cammino, avevo sempre qualche blocco di sorta, quando già in tal caso, quasi sicuramente, non avrei più incontrato il mio compagno di giochi una volta varcato l’uscio. Volevo anonimato. Esperienza, si, ma anonimato. La soluzione, chi legge queste righe, probabilmente l’ha già pensata. In una parte molto minore, ero comunque curioso e pauroso di vedere quali effetti avrebbe avuto su di me una esperienza tale, se sarebbe cambiato qualcosa del mio carattere, del mio modo di comportarmi oppure no. Domande superflue (non stupide) col senno di poi, ma del tutto lecite. Aggiungiamo al calderone l’incognita della persona con la quale andare ed il gioco è fatto.
    
    Per tanto tempo mi sono crogiolato tra pensieri e dubbi, mi sono copiosamente masturbato immaginando le tante situazioni, ma non ho fatto niente.
    
    Ha iniziato però a maturare in me un pensiero, una soluzione che probabilmente stai solo aspettando che io espliciti: una sauna. Con “sauna” mi rivolgo generalmente ad un locale dove poter raggiungere il mio intento, con tutte le sfumature. A dirla tutta, la mia grande volntà era una dark room. Proprio come ...
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