1. Venne la voglia togliendomi una voglia


    Data: 18/09/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: zap13, Fonte: Annunci69

    ... starà pensando chi legge questo racconto, anche io mi chiedevo se fossi stupido. Pericoloso sotto certi aspetti, non essendo pratico, oltre che riduttivo forse, per quella che potrebbe essere la bellezza di un rapporto sessuale. Pazienza, mi sono detto ed ho scelto questa soluzione. Sempre con i blocchi citati sopra, cercare una sauna vicina a casa oltre ad essere una impresa più che ardua era una soluzione poco allettante. Ho quindi aspettato. Sarei andato all’estero ed avrei finalmente scoperto quel luogo che già avevo individuato ma nel quale mai avevo messo piede.
    
    Ero deciso, avevo organizzato i miei impegni ed avevo un pomeriggio dedicato a questa esperienza. Ebbene si, un pomeriggio. Il posto apriva nel primissimo pomeriggio, sapevo che ci sarei andato appena possibile, quindi un paio d’ore dopo l’apertura. Sapevo anche che lo avrei trovato mezzo vuoto ed era quello che volevo. Si, non volevo trovarmi nel mezzo di una bolgia per molti motivi: non conoscevo le dinamiche, non sapevo come comportarmi, ero comunque timido (una nota non da poco era che nessun documento d’identità mi sarebbe stato richiesto – e così infatti è andata -, neppure per applicarmi lo sconto per l’età, e l’idea dell’anonimato totale mi solleticava).
    
    Come detto, ero motivato e tutto era organizzato bene, una spinta che è durata fino a quando… mi sono trovato davanti alla porticina del locale. Niente da fare. Trovatomi davanti alla sauna mi sono bloccato un’altra volta: vuoi per timore mio, ...
    ... vuoi per le poche persone passanti (ed ero in un’altra città, in una metropoli fuori dal mio paese! Quante futili paranoie). Sono passato due volte per quella stradina, fin quando non mi sono fatto coraggio e pensando tra me e me un sonoro “Ma si, vaffanculo!” ho aumentato il passo ed ho aperto la porta.
    
    Appena la porta mi si è chiusa alle spalle, ho pensato che ormai ero in ballo, che l’investimento economico era irrisorio e che alla peggio non avrei fatto niente, in fondo il sesso non mi mancava e nel caso avrei scoperto che le mie erano solo fantasie. Eppure, dopo un paio di passi, alla fine di un corridoietto nel quale la luce iniziava a sfumare velocemente, le mie emozioni sono cambiate in modo repentino. Certamente non mi sentivo ancora a mio agio, ma una volta arrivato al bancone le luci diffuse e la penombra, unite alla cordialità di chi mi ha accolto, mi hanno fatto vivere quel luogo come un qualsiasi altro luogo “normale” (e perché dovrebbe essere anormale, d’altronde). Voltarmi sulla destra e vedere due o tre uomini camminare seminudi, i glutei che si contraevano in modo alternato, mi ha fatto in quel momento sentire come catapultato in un film, in una fantasia, in qualcosa dove non mi ero ancora visto, così che la voglia era ormai solo quella di prendere parte a questa micro-realtà.
    
    Come accennato, il locale iniziava con un breve corridoietto dalle luci neon blu soffuse, che portava poi al bancone dove pagare l’ingresso. Un uomo sulla mezza età, discreto e ...
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