1. Impulso vizioso


    Data: 15/01/2018, Categorie: Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... di startene sdraiato sul letto con le persiane socchiuse, per evitare che il calore trasportato dai potenti raggi solari s’impadronisca della stanza. Tu eri sdraiata supina su d’un letto cigolante che avevamo trovato nell’appartamento preso in affitto, io t’avevo sfilato la sottoveste in seta nera decorata, dove i tuoi capezzoli duri emergevano aspettando solo d’essere succhiati. Eri rimasta nuda, mentre un raggio di sole che era riuscito a penetrare dalle fessure del balcone creando sul lato sinistro del tuo corpo una striscia di luce bianca, che metteva in risalto la scarsa peluria candida che rivestiva la cute liscia. Il pulviscolo che danzava nel cono di luce m’indicava esattamente la strada per il tuo piacere.
    
    Io t’ho bendato con la mia maglietta e poi con il lenzuolo t’ho legato gentilmente i polsi alla testiera del letto. Tu eri completamente in mio possesso ignara di quello che ti poteva accadere, ma la situazione t’eccitava perché vedevo le tue gambe che si stringevano dimenandosi come se avessi voluto strofinare il punto più intimo per procurarti piacere da sola. Io ho iniziato baciandoti le labbra con foga, facendo cadere sopra un po’ di saliva in cui poi ho intinto il dito indice che ho fatto scorrere lungo il tuo collo tornito. Intanto la mia bocca si spostava per baciarti lateralmente il collo nel tuo punto più sensibile, tu ripetevi che avevi i brividi, io di rimando mi eccitavo tanto pensando al piacere che ti procuravo. Le mie mani intanto si erano ...
    ... soffermate sulle tue tette, quelle di cui ti lamenti sempre, ma che a me fanno delirare, talmente sode e proporzionate che sembra che dicano baciami. Io non me lo sono fatto ripetere, percepivo che eri eccitata, volevi che arrivasse la mia mano o la mia bocca per placare in modo definitivo quel libidinoso incendio che era divampato tra le tue cosce. Ti ho infilato due dita in bocca ordinandoti di leccarle come se fosse stato il mio cazzo, tu hai obbedito senz’esitazione, poi ho lasciato colare sopra anche la mia saliva e finalmente t’ho aperto le gambe infilando le dita nella tua vagina vogliosa. Eri bagnata e pronta per fonderci in un unico corpo, nel gesto più antico e naturale del mondo, ho giocato un po’ con il tuo clitoride, mentre fremevi e gemevi in modo invasato. Ogni tanto ti partivano delle contrazioni involontarie dei muscoli che sentivo chiaramente, intanto continuavo a baciarti ovunque mentre l’altra mano t’accarezzava muovendosi instancabilmente.
    
    Io avevo voglia di leccarti la fica, di placare la sete di piacere bevendo i tuoi gustosi e abbondanti fluidi, tu questo lo sapevi e non aspettavi altro. Sono sceso con la testa mentre tu cercavi di divincolarti dalle manette di panno che avevo costruito passandomi le mani tra i capelli, dopo ho riposizionato la testa tra le tue accoglienti cosce e ho iniziato a leccare quel frutto proibito dentro quel delizioso anfratto, intingendo con la lingua al meglio delle mie possibilità e muovendola più velocemente che potevo. Io ti ...