1. Donna concetta


    Data: 25/12/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Franciscus, Fonte: Annunci69

    ... tradito coloro che tutti insieme presero la decisione di voltare le spalle ai fetenti dell'altra famiglia per don Pinuccio.
    
    L'infame, senza tante storie, viene sbattuto comunque a Poggioreale, per il momento. Ha rivelato solo la palazzina, no il nascondiglio vero e proprio. Potrebbe aver detto anche il falso. Questo basta comunque per marchiarlo come infame. Ci penseranno i cumparielli, lì dentro, a mandarlo nel "carcere eterno".
    
    Fabrizio annusa l'aria. Sa che c'è il pesce grosso della camorra a nascondersi dietro ad una di queste mura. A rivelarlo, ancora prima del guaglione infame, è stata un'altra persona.
    
    Pronti via. Una schiera di sbirri fanno irruzione nella fatiscente palazzina. La gente che ci abita osserva e resta in silenzio. Si chiude in casa. Occhi dietro lo spioncino.
    
    Il covo è localizzato. Una botola sotto ad un frigorifero porta al bunker. Fabrizio guida il commando lungo una galleria che porta ad una porta armadio. Il boss è lì dietro.
    
    Basta poco e buttano giù porta e muro. Il boss è pallido ma collaborativo. Viene identificato. Non oppone resistenza.
    
    "Mi chiamo Giuseppe xxx, sono io quello che cercate. State tranquilli".
    
    Fabrizio nota l'assenza di Lei. È al sicuro.
    
    Prima del blitz, Concetta raccomanda il marito di scendere nel bunker. "Non vieni appresso a me?" Le rivolge Pino.
    
    "No. È a te che non devono trovarti. Stai sicuro. Io me la cavo con poco. Se ci pigliano a tutti e due. Qua è la fine."
    
    Pino le obbedisce. Si inoltra ...
    ... solo con la sua ombra proiettata sui muri del cunicolo. Non sa che quelle strette mura non saranno le uniche ad esserlo.
    
    I poliziotti fanno festa intanto. Partono a sirene spiegate e con i pugni alzati dritti verso la questura.
    
    La fine dell'egemonia del "sindaco".
    
    Fabrizio non segue i compagni. Gira intorno alla palazzina. Si dirige verso un garage. Trova Concetta. La femmina che gli ha rivelato il vero nascondiglio del boss. Sorridono entrambi.
    
    Concetta si è levata dalle palle l'unico ingombro che le ostacolava l'ascesa al trono.
    
    Fabrizio si slaccia i pantaloni. Il cazzo in turgida consistenza da lì a poco sarà nel culo di Concetta.
    
    Quest'ultima ha già assunto la posizione della pronta sodomia. Lo sbirro che lo mette al culo al boss. Un cliché.
    
    Il culo di Concetta è a cipolla. Gli anni sono passati ma la vellutata epidermide è rimasta immune al trascorso. Al garage va via la corrente. Fabrizio, dapprincipio, perplesso cerca l'interruttore. Non lo trova. Fa niente. Si rimette in posizione di entrata.
    
    Centimetro per centimetro, come in un blitz, la verga si fa spazio nel retto senza troppe cerimonie. I colpi affossano freneticamente.
    
    "Accussì. Accussì. Tutto int'o o' cul. T'o facc senti' fino a dint' 'a panza."
    
    "Ahh che granda troia ca' sì. Chillu' curnuto e' tuo marito in galera e tu ca', cu' nu' cazz int'o' cul."
    
    Se comandare è meglio che fottere, per Concetta quella situazione ne assume i connotati del dominio assoluto. Mentre i colpi del cazzo ...