1. Un lungo cammino


    Data: 23/12/2020, Categorie: Cuckold Autore: Ludovico, Fonte: RaccontiMilu

    ... pensando a cosa sarebbe accaduto di lì a poco nel locale, altro che essere ignara di ciò che l’attendeva. Il tocco lieve delle mie dita bastò perch&egrave immediatamente si irrigidisse e lasciasse sfuggire un profondo sospiro. Mi sarebbe piaciuto continuare, masturbarla lì, tra le auto parcheggiate, con la gente che passava, chinata a mostrare il suo superbo culo. Lei non si sarebbe certamente sottratta alle mie mani, altre volte, in situazioni simili, aveva accettato con gioia le mie carezze. Ma mi trattenni. Tra poco l’avrei vista certamente ben più eccitata di quanto poteva mai esserlo adesso e poi volevo che vivesse le nuove emozioni che ci attendevano tesa, eccitata, vogliosa, senza la rilassatezza che avrebbe certo invece provato se adesso io l’avessi fatta venire sotto le mie carezza.
    
    Ringrazio chi ha avuto la pazienza di arrivare sin qui. Non vi chiedo suggerimenti per il prosieguo della storia perché ancora per un po’ attingerò a ciò che davvero ci &egrave accaduto. Mi piacerebbe, invece, ricevere commenti, scambi di esperienze e si, anche critiche o spunti per migliorare lo stile ed il modo di narrare. Grazie.
    
    Tutti questi preparativi, tutti questi pensieri e poi’..tanta attesa per nulla: un locale squallido’un paio di uomini di mezza età, tuttaltro che attraenti, e tre o quattro ragazzi coi capelli rasati, chissà, forse militari. Donne ? La proprietaria, donnone maturo, pesantemente truccata, oramai sfatta, che mostrava tutti i segni delle innumerevoli ...
    ... battaglie sostenute, accompagnata da quello che ci presentò come suo compagno e che, invece, aveva tutta l’aria di essere stato per tanti anni il suo pappone, un’altra bionda che poteva anche essere un trans e due ragazze, sicuramente dell’Est, che si aggiravano per la sala con il culo e le tette di fuori sbadigliando.
    
    Io e lei ci eravamo seduti su un divanetto davanti ad uno schermo sul quale si susseguivano meccanicamente scene di sesso a ripetizione: coppie, terzetti, gang bang. Solo bocche, cazzi, culi e fiche. Niente erotismo, niente sensualità. Praticamente i 5 o 6 maschi del locale ci si erano quasi immediatamente seduti davanti dando la schiena allo schermo, preferendo alle scene del filmaccio porno la vista di lei che, sprofondata nel divano, certamente offriva la vista delle sue cosce sino al tanga.
    
    Oziosamente mi chiesi se gli spettatori fossero in grado di notare l’alone scuro che certamente gli umori della sua fichetta avevano lasciato sul tessuto di seta. Stavo pensando su cosa fare quando lei mi disse piano: ‘ho paura’. andiamocene’. Io non avevo affatto paura, pur non essendo né un marcantonio né un cultore di arti marziali ritenevo, ‘sentivo’ che tutti insieme quei cinque o sei maschi arrapati non mi avrebbero opposto nessuna resistenza, qualsiasi decisone avessi preso.
    
    Ma non potevo darle torto: peggio di così non sarebbe potuta andare. Ma presi tempo. Le proposi senza molta convinzione di attendere ancora una mezz’oretta, nel caso il locale si popolasse ...
«1...345...20»