1. Un lungo cammino


    Data: 23/12/2020, Categorie: Cuckold Autore: Ludovico, Fonte: RaccontiMilu

    ... un pochino di persone ‘normali’ come noi, ma poi fui io stesso, dopo nemmeno un quarto d’ora, a prenderla per mano e ad uscire con lei da quel letamaio.
    
    La delusione era grande, sia mia che, lo intuivo, sua. Non so cosa si aspettasse lei, magari come detto solo la possibilità di farsi ammirare o forse combinare qualcosa di erotico con me davanti a qualche spettatore (cosa che sapevo bene la eccitava molto), o chissà, aveva anche messo in preventivo di poter scopare con qualche sconosciuto, questo non l’ho mai capito. Certo &egrave che sembrava delusa come me.
    
    Tornando a casa, passammo davanti ad un sexy shop che non avevamo mai notato e, nell’estremo tentativo di non restare proprio a ‘becco asciutto’, le chiesi se volesse entrare. Dopo solo un secondo la sua decisione era presa: ‘entriamo’. Era la prima volta che entravamo in un sexy shop e rimanemmo subito sorpresi dagli articoli che facevano bella mostra di s&egrave nelle vetrinette o sugli scaffali.
    
    C’era ogni cosa si potesse desiderare in tema di sesso: intimo e vestiti da porno star, fruste, cappucci, manette, video porno di tutti i generi e per tutti i gusti ma soprattutto cazzi’.. rosei, neri, grossi, piccoli, vibranti, morbidi, copie di cazzi di attori porno famosi o forme di fantasia. Nel negozio c’erano solo due uomini, in cerca, chissà, di un film porno col quale segarsi a casa, in poltrona davanti alla tele, o magari di qualche attrezzo per l’autoerotismo, il cassiere, un commesso, io e ...
    ... lei.
    
    All’inizio lei mi stava appiccicata mentre io la conducevo per le 3 o 4 stanzette comunicanti attraverso cui si sviluppava il sexy shop ed ero sempre io ad indicarle questo o quell’articolo. Poi, man mano, iniziò a tranquillizzarsi. Girava senza timore di qui e di lì, prendeva un vestitino in latex e se lo appoggiava indosso come per valutarne la taglia, scorreva i titoli dei video porno e ogni tanto ne sceglieva uno per leggerne le scarne indicazioni della trama riportate in copertina.
    
    Io mi tenevo a distanza senza perderla d’occhio, non tanto perché avessi paura che venisse infastidita, poiché i pochi uomini come detto presenti mi sembravano tutte persone tranquille, ma per vedere se le fosse venuta voglia di dare un po’ di spettacolo. La mia speranza fu esaudita. Niente di eccezionale naturalmente, nessun pompino inginocchiata davanti ad un pantalone sbottonato, nessuna scopata feroce, violenta, con lei appoggiata al muro, le mutandine alla caviglia, ed il maschio di turno a stantuffarla da dietro, nessuna gang bang che potesse coinvolgerla insieme tutti i presenti.
    
    Più semplicemente il solito spettacolino che, quando come detto ogni tanto andavamo in giro senza meta con lei vestita da troia, era solita recitare: si piegava in avanti mostrando di fronte le tette strette nel balconcino della guepiere e di dietro le calze fin oltre l’orlo, si accosciava per prendere un dvd e, a cosce aperte, mostrava senza pudore il tanga che sapevo essere un’altra volta bagnato per ...
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