1. L’amica stronza


    Data: 21/12/2020, Categorie: Etero Incesti Sesso di Gruppo Autore: nomeutenteimportante, Fonte: RaccontiMilu

    ... e giochi. Iniziammo un gioco con la palla divisi in squadre: io e Jenny eravamo in squadra insieme, Stefano era da solo. Dovevamo farci goal a vicenda. Io misi Jenny in porta e con la scusa di fare goal o di rubare palla a Stefano, continuavo a strusciarmi su di lui.
    
    Lui teneva apposta la palla in alto dove io non potevo arrivare e io gli saltavo addosso, strusciandomi su di lui.
    
    Stavamo concentrandoci sempre più su noi due, escludendo Jenny, che si incavolò e uscì dall’acqua.
    
    “Che ti &egrave preso?” disse Stefano, mentre nuotava verso il suo sdraio.
    
    Lei non rispose e si mise a leggere.
    
    “Niente, &egrave che sa di avere perso.” dissi io.
    
    “Perché? Non stavamo nemmeno tenendo i punti” disse sorpreso. Appoggiandosi al bordo con le braccia.
    
    Io gli andai vicino e nella stessa posizione iniziai a strusciargli un piede sulle gambe. Eravamo coperti dal bordo e il contatto avveniva sott’acqua, quindi Jenny non poteva sapere ciò che stava accadendo.
    
    “Non &egrave per quel gioco” dissi io “In realtà c’era un’altra scommessa in ballo.”
    
    Lei mi guardò male, mentre io sorridevo e continuavo a toccare suo padre sott’acqua.
    
    “E che scommessa &egrave?” chiese, mentre lasciava che io lo sfiorassi sempre più esplicitamente.
    
    “E’ una cosa tra donne.” dissi
    
    “Ditemi, ormai voglio sapere”
    
    Io immersi un braccio e rimasi aggrappata al bordo solo con una mano. Con la mano libera iniziai ad accarezzargli il corpo e lui non fece assolutamente nulla per ...
    ... fermarmi.
    
    “Jenny non crede che io sia bella.” dissi
    
    “Cosa?” rispose stupito Stefano. “In che senso?”
    
    “Lei non crede che io possa piacere ad un uomo. Lei che dice Signor Motta? Io sono abbastanza carina per piacere ad uomo?” chiesi mentre la mia mano si faceva sempre più audace.
    
    “Stai scherzando? Tu farai girare la testa ad ogni ragazzo che incontri.” rispose.
    
    “No, non intendevo ragazzi. La scommessa non era su questo.” dissi.
    
    “E allora su cos’era? Chiese con la voce incerta a causa della mia mano che di nascosto dalla figlia continuava ad esplorargli il petto ed il ventre.
    
    “La scommessa era se io riuscissi o meno a far eccitare un vero uomo. Precisamente lei Signor Motta.”
    
    Lui si girò a guardarmi sbalordito e io abbassai la mano fin sul suo basso ventre. Anche da sopra il costume potevo sentire che là sotto qualcosa si stava muovendo.
    
    “Direi che in effetti ho vinto la scommessa. Lei che dice Signor Motta.”
    
    Lui si girò verso sua figlia paonazzo in volto. Era imbarazzatissimo. Non sapeva cosa dire, ma non poteva muoversi perché ormai la sua erezione sarebbe stata evidente anche per sua figlia.
    
    “Voi non potete fare scommesse del genere…” farfugliò.
    
    Io continuavo a toccarlo da sopra il costume e dissi:
    
    “Non vuole sapere qual’era la posta in palio?”
    
    “S.. Si..”
    
    “Se io fossi riuscito a farla eccitare, cosa che mi pare proprio di essere riuscita a fare, avrei potuto fare l’amore con lei e Jenny non l’avrebbe mai detto a sua moglie.”
    
    “Cosa?! Come puoi ...
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