1. L’amica stronza


    Data: 21/12/2020, Categorie: Etero Incesti Sesso di Gruppo Autore: nomeutenteimportante, Fonte: RaccontiMilu

    Era un giovedì qualsiasi. Un giovedì di Luglio e faceva un caldo asfissiante.
    
    Mandai un messaggio a Jenny su Whatsapp per chiedergli cosa aveva voglia di fare quel pomeriggio. Ovviamente non ne aveva idea e lasciava a me la decisione.
    
    Il nostro rapporto era sempre stato così: io guidavo, lei seguiva. Era così fin dalle elementari. La nostra amicizia però era vera e profonda come solo quella fra due ragazze sa essere.
    
    Le chiesi se i suoi fossero a casa e se la piscina fosse libera. Suo padre aveva un sacco di soldi e la sua piscina era davvero la nostra salvezza nelle estati afose della pianura padana.
    
    Mi rispose che sua madre era via per lavoro e che non sapeva quando suo padre sarebbe rientrato, quindi potevamo stare da lei tranquillamente.
    
    Perfetto: sole e relax erano proprio quello che mi ci voleva.
    
    Mi ero lasciata con Piero da poco e non avevo proprio voglia di uscire rischiando di vederlo, rimanere nel suo cortile mi pareva davvero la cosa migliore.
    
    Arrivai da lei verso le 14 e ci mettemmo subito in costume da bagno.
    
    Ci buttammo sugli due sdrai e iniziammo a prendere il sole. Dopo qualche chiacchiera fra noi, io mi appisolai mentre lei continuava a leggere uno dei suoi amati libri.
    
    Fui svegliata poco dopo dal rumore di una macchina nel vialetto.
    
    Era suo padre che rientrava.
    
    Lo seguii con lo sguardo e lo guardai scendere. Era davvero un bell’uomo, maturo, ma giovanile, fisico atletico, un carattere solare ed amichevole. Non mi dispiaceva ...
    ... affatto che fosse a casa. Jenny invece sbuffò: “Uffa &egrave già qui..”.
    
    “Beh, dai, che c’&egrave di male. Tuo padre mica disturba.” Dissi mentre lo salutavo con la mano.
    
    Accortosi di noi, venne a salutarci e anche se aveva gli occhiali da sole, mi accorsi di come indigiava sul mio corpo steso al sole. Non dovevo essergli del tutto indifferente con addosso solo il bikini.
    
    “Ciao ragazze. Avete fatto bene a venire in piscina. Oggi &egrave un caldo da morire.” disse.
    
    “Eh si, signor Motta.” risposi. “Ha proprio ragione. Perché non viene anche lei a fare un bagno?” chiesi sperando di poter vedere quel corpo adulto in costume.
    
    “Magari più tardi” disse “adesso ho del lavoro da finire.”
    
    “Ok. La aspettiamo qui.” dissi sorridendo e assaporando il suo sguardo sul mio corpo.
    
    Era la prima volta che mi accorgevo di attirare lo sguardo di un uomo più grande di me, per di più sposato. Il fatto che fosse anche il padre della mia migliore amica, rendeva tutto proibito e piccante e la cosa mi stuzzicava non poco.
    
    Dopo un bagnetto ristoratore e un altro po’ di ozio al sole, entrai in casa per andare in bagno e prendere qualcosa da bere per me e Jenny. Mentre mi aggiravo in quella grande casa in bikini e pareo, mi chiedevo cosa stesse facendo il signor Motta.
    
    Mi avvicinai alla porta del suo studio e bussai.
    
    “Si?” rispose dall’interno.
    
    “Sono Giada. Stavo prendendo qualcosa da bere e mi chiedevo se volesse qualcosa anche lei.” dissi.
    
    “Grazie Giada. Sei davvero ...
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