1. Angoscia o sollievo


    Data: 20/12/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... sennonché passano pochi minuti che arrivano al dunque, elementare e ovvio, ci avrei scommesso. In quel frangente mi chiedono quale sia stata la mia esperienza più ghiotta e interessante: adesso li voglio ai miei piedi, dato che mi concedono il più facile dei calci di rigore, cosiffatto inizio a raccontare d’una volta in cui mi sono trovata da sola con tre miei amici a casa di uno di loro.
    
    Avevamo diciott’anni e stavamo guardando un film, giacché m’avevano seriamente convinto di salire in casa con loro per guardare una videocassetta pornografica. Dopo qualche scena particolarmente pepata, due di loro che mi stavano già ai fianchi hanno iniziato a palpeggiarmi i seni, l’altro troppo preso dal film non si era accorto di nulla. Non so che cosa mi passò nella mente, seppur giovane anche per un’esperienza meno fuori dal comune, tuttavia non seppi rinunciare. Mentre racconto il fatto, vedo Luca e Marco agitarsi sulle loro sedie, poiché li sto palesemente eccitando e questo mi fa perdere omogeneità, però anche a me sta capitando qualcosa di veramente entusiasmante e meraviglioso, perché sento che le mie mutandine iniziano a bagnarsi oltremodo. Come li vorrei sfiorare adesso quei capezzoli davanti a Luca e a Marco, perché non resisto. Immobile, continuavo a rincorrere con gli occhi quei pezzi di carne senz’anima nel video, tuttavia non riuscivo più a seguire quello che accadeva, perché la mia vista s’annebbiava, mischiavo come su d’una tela i corpi sudati degli attori. Anche ...
    ... il terzo individuo si era unito al banchetto, dal momento che m’aveva allargato le gambe e scostando le mutandine aveva iniziato a baciarmi, alla fine uno di loro mi collocò in bocca il suo cazzo.
    
    Io mi sentivo come legata, cominciai a muovermi con l’unico intento di prenderne in bocca il più possibile, sentivo sempre una lingua scivolare fra le mie labbra, mentre due dita cercavano un varco fra le mie natiche, mi sentivo il centro dell’universo, in conclusione mi sdraiarono su uno di loro che iniziò a penetrarmi da dietro. Io li avevo dappertutto, perché così incastrata mi sentivo buffa e ridicola, però l’orgasmo mi tolse quel sorriso dalla bocca e mi strappò un urlo di soddisfazione. Adesso sono lì, entrambi impalati, poiché mi guardano come se fossi un marziano, nel frattempo una telefonata interrompe quel silenzio disagevole e imbarazzante per tutti, il capo mi vuole, esco dall’ufficio e mi dirigo nel lungo corridoio, però adesso c’&egrave qualcosa di diverso che non riesco subito a cogliere. Intanto che avanzo, la luce diventa più fioca, scompaiono le pareti e aumenta il degrado, perché &egrave come se camminando il tempo mi scorresse sotto i piedi a folle velocità, poiché faccio fatica con i tacchi a muovermi fra i calcinacci, le scrivanie e i vecchi computer. Colgo dei brividi, l’eccitazione di qualche minuto fa sembra scomparsa, attualmente ho paura, dato che sto scappando da qualcosa o da qualcuno, finalmente una porta. Eccoti, qualcuno urla alle mie spalle. ...