1. L’impeto che t’investe


    Data: 19/12/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... preferiva che chi fosse al suo fianco stesse sempre a destra, essendo originariamente mancino, per quanto corretto e migliorato nel periodo dell’infanzia. La lasciò parlare delle sue cose quotidiane, dal momento che sapeva che lei avrebbe voluto domandare, sapere ben altro, ma liberamente e volutamente amava lasciarla in sospeso. Aida invero non avrebbe mai osato domandare pur morendo dalla curiosità, visto che era consapevole che il suo padrone avrebbe deciso nel modo migliore come e quando tenerla correttamente informata:
    
    ‘Andiamo’ – disse lui alzandosi e lei prontamente s’alzò per seguirlo.
    
    L’albergo era a pochi passi, una camera anonima e impersonale come le altre naturalmente in cui erano stati insieme, eppure ogni volta nell’aprire quella porta lei sentiva di sormontare, di valicare abbondantemente qualcosa. In quell’occasione lo vide posare il suo zaino, giacché lo conosceva bene quello zaino da cui aveva tratto ogni volta oggetti che avrebbe usato con lei, nel modo che più avrebbe gradito:
    
    ‘Spogliati’ – enunciò lui con l’espressione decisa.
    
    Quella, era solamente una parola mormorata con noncuranza, quasi come se le avesse detto ho sete, eppure non ammetteva esitazioni né repliche, ma esigeva e pretendeva solamente un’inespressa e sottintesa obbedienza. Con cura lei ripose i suoi abiti, perché sentiva una certa tensione che le faceva fremere il corpo, l’attesa di ciò che poteva accadere, visto che si traduceva in un senso d’eccitazione sessuale. Lei ...
    ... s’accorse d’avere delle contrazioni e si domandò se non fosse bagnata, senza tuttavia osare toccarsi per verificarlo, visto che lui non glielo aveva ordinato. Cesare la osservò attentamente, dato che gli piaceva guardare quel corpo nudo, seguirne i contorni con gli occhi, scrutare ogni particolare facendolo suo e imprimendolo accuratamente nella mente:
    
    ‘Appoggiati al muro con le braccia bene stese e con i palmi aperti assieme alle gambe allargate, perché desidero ispezionarti’.
    
    Aida obbedì prontamente, avendo cura d’eseguire tutto nei minimi particolari come lui desiderava.
    
    ‘Devi stare immobile, non devi muoverti o girarti per nessuna ragione’ – disse con tono sommesso ma deciso Cesare, poi ci fu il silenzio.
    
    Lei avvertì una folata d’aria fresca invadere la stanza e strapparle un brivido mentre sentiva il freddo pungente morderle la pelle, però si mosse lievemente con un leggero ondeggiamento quasi impercettibile:
    
    ‘T’avevo detto di non muoverti. Adesso conta lentamente sino a cinque, appena te lo dirò’.
    
    Lei percepì scorrere lentamente qualcosa fra le scapole, poiché serpeggiava sino a intrufolarsi fra le sue cosce, lui le allargò quella pelosissima fica divaricando le grandi labbra, infine le piccole, sino a indugiare sul clitoride. Lei riconobbe subito il suo frustino e si sentì eccitata mentre lentamente lo sentì indugiare, successivamente penetrarla e dopo allontanarsi, in quanto stava perdendo il controllo di sé, giacché piccole gocce di secrezioni le colarono ...
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