1. L’impeto che t’investe


    Data: 19/12/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... occhi:
    
    ‘Adesso farò venire qualcuno. E’ una donna, io la userò davanti a te, però tu la sentirai soltanto sino a che io non decida altrimenti’.
    
    Aida si domandava chi fosse, se fosse semplicemente una donna o un’altra schiava. Nella sua mente al presente s’affacciavano mille domande e nello stesso tempo la cosa l’eccitava all’inverosimile: sentire i suoi gemiti intanto che posseduta e presa da lui, sapere che lei sarebbe stata ben consapevole della sua presenza avendola là dinanzi al letto per ascoltare tutto. Il lieve bussare alla porta le fece intuire che era già arrivata, così cercò d’immaginarla alta, bassa, giovane e matura, perché la sua fantasia in quel momento procedeva velocemente senza limiti, cercò d’affinare l’udito per percepire ogni minimo suono e capire che cosa stesse facendo, tuttavia s’accorse che si spogliava dal fruscio dei vestiti, poi soltanto rumori e schiamazzi indefiniti. Nel frattempo pensava a lui, alle sue mani che l’afferravano, che l’eccitavano e alla sua lingua che s’insinuava fra le sue cosce sino a farla delirare di desiderio per prepararla al meglio. In modo insperato le giunse il suo ansimare, i gemiti, il ritmico rumore delle sue cosce contro il sedere e nella sua mente la fantasia si scatenava sino a farla contorcere sulla sedia, Cesare in quell’istante notò lo scricchiolio della sedia, sorrise e si girò verso di lei:
    
    ‘Bene, credo che adesso tu possa vedere’.
    
    Così dicendo le tirò con forza la benda liberandole gli occhi, ...
    ... giacché dinanzi a poca distanza dal suo viso sul letto c’era una donna sui quarantacinque anni d’età ben messa, dalle forme piene ma gradevoli voltandole le spalle prona a quattro zampe:
    
    ‘Ferma, aspetta, mostra alla mia cagna quanto sei brava. Dai, apriti con le mani e falle vedere come sei bagnata’ – le disse Cesare.
    
    Senza una parola Aida vide schiudersi davanti a sé quella deliziosa fica pulsante che luccicava di liquidi, fu un istante e la desiderò. Sentiva le corde stringerla, eppure provava un inconsueto piacere da quell’immobilità mentre sentiva martellare dentro di sé il suo intrinseco desiderio. Cesare agguantò la donna per un braccio facendola alzare, le ordinò di salire sul letto con le cosce ben aperte, accostò la sedia e prendendo la testa di Aida per i capelli la spinse su quella palpitante fica:
    
    ‘Dimmi una cosa, riesci a sentirne il profumo? Leccala’.
    
    Aida avvertiva spiccatamente un odore dolce e penetrante che l’eccitava, vi posò dapprima le labbra assaporando la morbidezza di quella fessura, dopo la morsicò leggermente succhiandone infine il clitoride come se fosse un piccolo pene lasciandolo sennonché scivolare sulla sua lingua in un movimento verticale e poi circolatorio. Piccolo tocchi ma sapienti, cui si lasciò andare con sospiri sino a che si sentì penetrata:
    
    ‘Basta, non voglio che goda, deve imparare, dosa bene i tempi’.
    
    In quella circostanza Cesare tirò ad Aida la testa indietro strattonandola per i capelli e rivoltosi verso Lia le ribadì ...
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