1. Mai dire mai(secondo e l’ultimo capitolo)


    Data: 13/12/2020, Categorie: Trans Autore: Alba17, Fonte: EroticiRacconti

    ... bisogno.
    
    Finalmente ricambiò. Cominciai con le mani a toccargli il petto.
    
    Si irrigidì e mi bloccò di nuovo.
    
    La mia pazienza era veramente al limite.
    
    Stavo per scoppiare.
    
    Mi sentivo imprigionata in un mondo solo mio, mi sentivo fragile. Mi ero aperta a lui e cosa ottenevo in cambio? Dei paletti.
    
    A casa sua dovevo stare solo nella mia camera, Il resto mi era vietato.
    
    Il suo corpo non mi apparteneva, potevo toccarlo a pezzi, come delle stanze segrete di un labirinto complicato, quasi senza via d’uscita.
    
    Sentivo dentro di me che avrei trovato la via solo se si aprivano quelle stanze.
    
    Lui doveva fidarsi e darmi la chiave.
    
    A tradimento gli portai una mano tra le cosce, contemporaneamente gli posai l’altra sul petto.
    
    Mi respinse infastidito.
    
    In quel momento esplose la mia frustrazione:
    
    “Tu non puoi farti amare a pezzi decisi da te. No caro, così non funziona.”
    
    Mi guardò come fossi un’extraterrestre.
    
    Le sue narici si allargarono, dalle pupille una luce strana di paura e mistero.
    
    Non parlò subito, ma poi si decise:
    
    “Tu non sai a cosa vai incontro. Tu non capisci mai nulla. Ti devo spiegare per filo e per segno ogni mia caratteristica.”
    
    “Certo, prova a spiegarmi queste caratteristiche con le tue parole, visto che con le mani non ti posso toccare nemmeno quando facciamo sesso.” - risposi ironica.
    
    “Mi dici cosa pensi che sono? Tu pensi che io sia una lesbica, vero?”
    
    Annuii. Il suo sorriso diventò cinico.
    
    “Ellie, voglio che ...
    ... mi lasci in pace, ora. Non ho voglia di litigare con te”.
    
    Mi girò le spalle.
    
    Gli andai davanti.
    
    Lo guardai diritto negli occhi.
    
    “Tu sei un egoista.” - dissi con labbra tremanti.
    
    “E tu un’ingenua.” Il suo sorriso strafottente mi trafisse il cuore.
    
    “Lo so - continuai - tu hai paura, ma anche io ce l’ho, e tanta. Non mi sono mai trovata in una situazione così assurda...”
    
    “Dillo, dai... brava! Ben detto: per te sono un’assurdità.”
    
    “Non sei tu un’assurdità, ma la situazione che crei. Metti paletti, mi incateni. Blocchi ogni mia iniziativa per conoscerti meglio, per riuscire ad amarti a fondo anche adesso nel reale, così come sei, con pregi e difetti. Non me lo permetti. Io non sono abituata ad amare a pezzi e NON voglio essere amata a pezzi. Voglio che mi ami per l’ingenuità che inconsciamente dimostro, per la sensualità che trasudo, per l’amore che voglio trasmetterti, ma tu mi devi guidare. Insegnami, ti prego! Fammi andare oltre ciò che ad altre hai permesso fino ad ora.”
    
    Lo guardai con le lacrime agli occhi dalla paura di perderlo senza averlo mai avuto. Il mio seno si alzava su e giù velocemente, al ritmo del mio cuore.
    
    Ero tesissima, ma lo era anche lui.
    
    Parlò di nuovo:
    
    “Ellie, io sono un FTM. Non sono la lesbica che tu credevi, ma te l’ho detto. Ho provato a dirtelo in tutti i modi, anche con i fatti, mandandoti la foto del seno fasciato. Sei tu che non capisci mai niente”.
    
    Ammetto la mia ignoranza in questo campo, anche se tempo fa ...
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