1. Mai dire mai(secondo e l’ultimo capitolo)


    Data: 13/12/2020, Categorie: Trans Autore: Alba17, Fonte: EroticiRacconti

    ... di baciarlo a fondo, mentre con le mani insidiavo il suo corpo, cercando di toccarlo nei punti ad altri proibiti.
    
    Mi fermò con il suo peso possente, portò le mie braccia in alto, mi afferrò i polsi.
    
    Non potevo più muovermi.
    
    Ero in suo potere.
    
    Il suo bacino in mezzo alle mie cosce allargate.
    
    Unì le mie braccia in alto, tenendole ferme con la sua grande mano.
    
    Con l'altra invece, irruenta, mi violava l’intimità per raccogliere con un dito i succhi che la riempivano. La portò al naso, l’annusò inebriato.
    
    Mi mise il dito in bocca e io, senza esitare, cominciai a succhiarlo come stessi succhiando linfa vitale .
    
    In quel momento mi penetrò, mentre la sua bocca tra i seni li carezzava e mordeva dolcemente, alternando, i capezzoli.
    
    Il suo dito nella mia bocca, la vagina piena di non so cosa, che in quel momento non m’importava.
    
    Ero fuori di me, vittima consapevole del mio desiderio per Mattia.
    
    Si muoveva dentro di me, piano ma a fondo, come per toccare i punti più estremi del mio desiderio. Sentii il suo respiro affannato.
    
    Mi mossi con il corpo verso di lui.
    
    Lo volevo, e volevo farlo godere.
    
    Volevo che godessimo insieme.
    
    I baci, all'inizio timidi, divennero passionali.
    
    Ci trasformammo in due esseri che volevano diventare uno solo, chiusi in una bolla per isolarsi dal resto del mondo.
    
    Ci esploravamo incastrati.
    
    Ci muovevamo infoiati.
    
    Ci baciavamo affamati.
    
    Le lingue intrecciate... cominciai a mugolare.
    
    Lasciai liberi ...
    ... i miei gemiti che tanto adorava, urlò il suo piacere che tanto bramavo.
    
    Venimmo all'unisono nel silenzio della notte. Dormimmo abbracciati quella notte.
    
    ***
    
    Il mattino dopo mi svegliai tardi.
    
    Mattia era in bagno. Appena sentì i miei passi, si chiuse a chiave.
    
    Ci rimasi un po’ male, ma poi mi passò.
    
    Gli sorrisi quando uscì e scherzando gli dissi:
    
    “mi chiudi fuori? Ti sei già stufato di me?”
    
    Si limitò a sorridere.
    
    Andai in bagno lasciando la porta aperta. Lui entrò nella sua camera.
    
    Finii di sistemarmi e lo raggiunsi.
    
    Lo volevo tanto abbracciare, baciare.
    
    Si stava cambiando.
    
    Si girò dall’altra parte, chiedendomi cortesemente di uscire perché aveva bisogno della sua privacy mentre si cambiava. Rimasi allibita, senza fare un passo.
    
    Ripeté la frase scocciato.
    
    Non ubbidii.
    
    Mi fulminò con lo sguardo, non mi mossi.
    
    Mi guardava quasi minaccioso.
    
    Continuai a far finta di nulla.
    
    “Ellie, esci fuori di qui”. - mi ordinò.
    
    “No, Mattia! Stanotte siamo stati assieme e ho il diritto di stare con te anche alla luce del giorno”. - gli dissi tremante ma decisa.
    
    Continuò a darmi le spalle mentre si vestiva velocemente, nervoso.
    
    Aspettai paziente, lì, in piedi davanti a lui, che finisse di vestirsi.
    
    Una volta finito, pretesi un bacio che mi diede senza nessun trasporto.
    
    Mi alzai in punta di piedi e ne pretesi un altro.
    
    Lo volevo vero, sentito, di quelli che ti scaldano il cuore. In quel momento ne sentivo un disperato ...
«1234...»