1. Ne è valsa la pena?


    Data: 12/12/2020, Categorie: Masturbazione Autore: topina, Fonte: EroticiRacconti

    ... toccarmi. Con lei al telefono l’eccitazione divenne presto insostenibile, la sentivo gemere per il piacere che si stava dando, cercavo di toccarmi sempre più velocemente, ma era impossibile. Mi sentivo sull’orlo del precipizio, una piccola spinta e sarei caduto, solo una piccola spinta.... Il mio respiro si era fatto affannoso, le dissi mi sentivo scoppiare, le chiesi di avere pietà e permettermi di venire. Mentre la supplicavo la sentivo godere, ansimava sempre più forte, i suoi gemiti mi riempivano la testa, la mie mani cercavano di muoversi sempre più veloci, il mio bacino si contraeva, stavo per esplodere... Fermati. Fermati. Fermati. Ero teso come un arco, volevo solo rilasciare tutta quell’eccitazione, ti prego, lasciami venire. “Ora no, è presto”, mi disse. Le mie mani tremavano, le allontanai e cercai di soffocare il desiderio. Tremavo per lo sforzo. Rimasi fermo a lungo, cercando di concentrarmi, di distogliere la mente dal mio cazzo, oddio, ora tutto me stesso era lì, non c’era nient’altro se non il pulsare assordante, gli spasmi di desiderio, la mia pelle che bruciava. Lei era ancora al telefono, la sentivo respirare, ma cercavo di escluderla, di concentrarmi, di controllare il respiro, di controllare il mio corpo che mi stava tradendo, ed erano passati solo due giorni. Quando mi fui ripreso, con voce dolce e carezzevole, mi disse che sentirmi eccitato l’aveva fatta venire due volte. Mi disse anche che assolutamente non mi era permesso venire, che eravamo solo ...
    ... all’inizio, che dovevo resistere, ma che quello che mi avrebbe fatto quando ci saremmo visti mi avrebbe fatto impazzire di piacere. Cazzo, se questo era l’inizio, non osavo nemmeno immaginare come sarei arrivato alla fine di quelle 4 settimane, sarei impazzito prima, non di piacere ma di desiderio. Ma poi ci sarebbero state le sue mani, la sua bocca, la sua figa... oddio, vidi una goccia di liquido trasparente formarsi sulla punta del mio cazzo, il pensiero di farlo entrare dentro di lei, di sentirlo bruciare al calore della sua figa in fiamme, di stringere le sue tette morbide, oddio, oddio, non riuscirò mai a resistere, il respiro si fa di nuovo affannoso, cerco di controllarmi di nuovo, obbligo il mio respiro a rallentare, sempre un po’ di più, finché sono quasi calmo. La saluto, non posso andare oltre, e con lei al telefono perdo il controllo. Ciao, buonanotte, buonanotte.
    
    Buonanotte, sì, come se in quelle condizioni fosse possibile dormire. Non provai neppure a mettermi a letto, ero troppo stanco per prepararmi da mangiare, tutta la tensione della giornata mi aveva sfinito, quindi presi qualcosa dal frigo e mi misi davanti alla televisione. Cercai un film che mi facesse rimanere concentrato, scelsi un film di guerra, nella speranza di evitare scene di sesso che potessero farmi tornare il pensiero di lei. La serata trascorse abbastanza tranquillamente, il film terminò a tarda notte e a quell’ora ero certo di riuscire ad addormentarmi. Mi misi a letto, ma non appena chiusi ...
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