1. La mia vita di Ester P


    Data: 01/12/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Lesbo Autore: maxtaxi, Fonte: RaccontiMilu

    ... tutto inaspettata. Dentro c’era il mio primo reggiseno e fu lo stesso giorno in cui al mattino mi alzai dal letto accorgendomi di avere delle perdite ematiche. Per me, da quel giorno, era finita la fanciullezza e la spensieratezza.
    
    Dopo poco mi disinteressai completamente del mio corpo. Avevo preso l’abitudine, al meno nei primissimi tempi, a controllare la crescita dei primi peletti in mezzo alle gambe e della misura del seno, ma poi tornai alle mie consuetudini. Se non era per i miei fratelli o per gli amici, quasi non mi accorgevo di essere cambiata. Solo durante l’ora di ginnastica percepivo il fastidio del seno oppure quando ero sdraiata sul letto a pancia sotto e sentivo il petto darmi fastidio.
    
    I giorni mestruali poi erano per me una vera atrocità! Maledivo ‘Eva’ ogni giorno che mi recavo in bagno e poi quando intrapresero i crampi, diventavo intrattabile. Alcune volte avevo un tale mal di pancia che non potevo alzarmi dal letto ed è in questi frangenti che la famiglia ti si stringe attorno. Sanno che stai male e sono tutti premurosi, affettuosi. Certamente anche quando io o loro hanno avuto la febbre ci si è comportati tutti allo stesso modo. Adoravo essere coccolata.
    
    I nostri giorni passavano come le stagioni. Compresi molte cose sui ragazzi e non solo le differenze anatomiche. Iniziai anche a baciare un paio di amici di scuola e mi piacque molto al punto che inizia presto a fare quasi coppia fissa con Matteo. Con lui sperimentai il petting pesante che ...
    ... consisteva nel baciare spingendo la lingua nella sua bocca e questo mi piaceva moltissimo e gli permettevo di palparmi il seno. Provavo piacere nel sentire le sue mani che scorrevano sulla pelle nuda e che poi si intrufolavano sotto al reggiseno.
    
    Le prime volte era irruento, ma poi capì come doveva fare e fu tutto sempre molto piacevole. Mi chiese di fare dell’altro, che voleva che anche io facessi qualcosa per lui. Sapevo solo in via teorica della masturbazione. Sentivo il suo coso duro attraverso i pantaloni e spesso lo accarezzavo, ma non infilai mai la mano al punto da toccarlo.
    
    Parlando con lui, mi confessò molte cose sulla natura dei ragazzi. La masturbazione e altre pratiche sessuali. Più di una volta mi confessò che l’avevo fatto venire nelle mutande con i miei strusciamenti e mi è rimasto impresso distintamente l’odore che già inconsapevole avevo sentito e che riconobbi ogni volta in futuro. Ricordo quel periodo con affetto. Non sapevo e non potevo ne io ne i miei fratelli pensare minimamente che tutto sarebbe cambiato da li a poco.
    
    Quanto mi mancano ora le litigavate che facevamo in casa, le discussioni fiume per accaparrarsi il telecomando, il computer, il gioco alla play station’
    
    CAP. 2.1
    
    Tempo addietro, il mio fratello maggiore ci aveva chiamato. Non era la solita telefonata. Stavamo architettando e progettando un piano e abbiamo cercato di tenerlo nascosto ai nostri parenti. Erano stati gentili ad ospitarci con loro nei momenti difficili dopo il ...
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