1. autoanalisi


    Data: 11/01/2018, Categorie: Erotici Racconti Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... tempo. Ciò che mi ripromisi dopo essere stato abbandonato da lei. Ciò che giurai silenziosamente al funerale di mio padre. Una sola frase che mi scolpii nell’anima.
    
    “Io vivrò una vita degna.”.
    
    Cinque parole, diciannove lettere per descrivere un anelito a non essere un numero, neanche in un mondo in cui non essere un numero appare anomalo.
    
    Ma a volte vorrei davvero qualcuno accanto.
    
    Una compagna capace di riconoscere le mie capacità.
    
    Un’amante da soddisfare e capace di soddisfarmi.
    
    Un’anima affine.
    
    Perché per gli altri appare tanto semplice eppure tanto terribile non lo so. Anzi, neanche voglio saperlo.
    
    So solo che sono stufo di cercare.
    
    Ho cercato per cinque volte. E per cinque volte sono stato deluso, trapassato dalle lame del dolore e delle speranze infrante come schegge intrise di bruciante veleno. Ora basta.
    
    L’amore sarà anche quel sentimento di cui parlano i poeti ma evidentemente la gente non ama parlare della seconda faccia dell’amore, quella capace di allontanarti da esso.
    
    Non so dove andrò, ma so dove sono arrivato sin qui.
    
    E se c’é una cosa che ho capito, é che si continua a costruire un equilibrio e la vita continua a buttarcelo giù. Non importa quanto ci sforziamo, é ...
    ... inevitabile.
    
    Fanculo.
    
    Costruiranno muri per tenerci lontani da ciò che desideriamo? Facciano pure.
    
    I muri si scavalcano!
    
    E se anche ciò che troveremo oltre le mura non ci sarà gradito, nulla ci vieta di cambiarlo.
    
    L’universo non é buono né malvagio, ma l’uomo (che ha inventato queste definizioni) può scegliere.
    
    Io scelgo la dignità.
    
    So che non sarà sempre perfetto. Ci saranno momenti tristi, sere da solo, a chiedermi se ne sia valsa la pena. Serate assiepato al bancone di un bar, a cercare in un alcolico una speranza (troia).
    
    Ci saranno momenti grigi, istanti di pausa, stasimi volti alla riflessioni. Ci saranno momenti in cui darò di matto e desiderò solo urlare contro il cielo, pieno o vuoto che sia. Ci saranno quei momenti in cui la solitudine sarà un balsamo, un cataplasma per ferite che nessun medico riuscirà a guarire, conseguenze di una mente troppo pensosa, di un animo forse troppo sensibile per i tempi che corrono.
    
    Ma ci saranno anche i tempi in cui piacere e dolore s’inseguiranno e generanno ben altro tipo di emozioni. Giungerà il bianco puro, la follia forse benedetta che mi regalerà quell’incoscienza tipica ancora della mia età seppur per poco. Giungeranno gioie e piaceri, altre donne e altri luoghi. 
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