1. Padroni e schiave - cap. 3 - Chicca e Carmen


    Data: 22/11/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Koss, Fonte: EroticiRacconti

    3 CHICCA E CARMEN
    
    Chicca è nuda, una ballgag in bocca che le sfigura il viso, la bava le cola sul piccolo seno ansante. I polsi legati dietro la schiena, due anelli alle caviglie collegati da una robusta catenella la costringono a passi brevi e misurati per non cadere.
    
    Chicca è magra, con un corpo nervoso, capelli neri, abbastanza alta, seno piccolo, gambe lunghe e culetto delizioso.
    
    Chicca non è atletica, ma potrebbe ribellarsi o almeno tentare di scappare, ma è legata e resa impotente, è spossata e sfatta, la sex machine l’ha stantuffata in tutti i buchi per due ore di seguito rendendola molle sulle gambe e fiaccandola nel corpo e nello spirito. Era stata aperta come una vacca, aveva goduto come una cagna, aveva emesso umori come una baldracca, muggito e urlato, poi aveva iniziato a gemere e a lasciarsi andare, non ce la faceva più, ma quel trapano aveva continuato ancora ed ancora, a penetrarla. Poi era arrivato l’uomo, l’aveva messa in piedi e legata. Lei non era stata in grado di reagire e non sapeva neanche se lo voleva, d’altra parte era arrivata lì di sua spontanea volontà.
    
    Il corpo di Chicca suda nonostante durante la penetrazione abbia sudato fino a disidratarsi, nonostante il fresco che risale da quelle cantine, verso dove sta scendendo, tirata da un guinzaglio collegato ad un collare stretto intorno al collo. Il corpo di Chicca trema nonostante non faccia freddo, brividi che regolarmente attraversano tutto il corpo e che la scuotono.
    
    Fa fatica ...
    ... a seguire il passo di colui che la conduce nella discesa agli inferi. Teme di inciampare e cadere. Suda, trema, ha paura e sente lo stress, il piccolo seno va su e giù, ansa ed ansima.
    
    L’uomo le passa quaranta anni, è magro, alto, barbetta e capelli bianchi, sembrerebbe fragile, ma basta guardarlo negli occhi per capire che l’impressione è del tutto sbagliata. E lei voleva un uomo maturo…
    
    Giulio non si preoccupa molto delle difficoltà di Chicca, ma sa che non può correre e quindi scende rapido la scala a chiocciola, ma senza esagerare. Aveva accolto quella schiava nella sua casa, l’aveva portata in una stanza e con poche parole le aveva detto di mettersi nuda. Poi l’aveva lasciata ad Anna che l’aveva messa a quattro zampe e legata, quindi aveva azionato la sex machine. Anche la serva era uscita dalla stanza lasciandola sola e angosciata mentre la macchina aveva iniziato il suo lavoro. Giulio aveva seguito lo spettacolo dal suo computer mentre la schiava soffriva e godeva ripresa da una telecamera, intanto svolgeva il suo lavoro e dava anche un’occhiata ad un’altra telecamera, questa era posizionata nelle cantine, il suo dungeon. Anche lì avvenivano cose interessanti.
    
    Due ore dopo Giulio era andata a prenderla. Il viso di Chicca era sia rabbioso che rassegnato.
    
    Giulio le sorrise, forse non era proprio quello che la schiava aveva immaginato, ma era in suo potere, ed era sicuro che avrebbe accettato tutto quello che aveva in serbo per lei.
    
    Carmen è molto alta, ...
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