1. Padroni e schiave - cap. 3 - Chicca e Carmen


    Data: 22/11/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Koss, Fonte: EroticiRacconti

    ... sensuale, ammirò la curva della schiena e gli ampi e morbidi fianchi, l’immenso e soffice culo. Marco la vide tremare e sentì la sua paura e si eccitò, poi si riavvicinò alla preda. Carmen tremava in un modo indecente ed incontrollabile. – Non è ancora successo niente e già tremi – l’irrise Marco alitandole sulla schiena. Le passò la mano tra le gambe e la massaggiò, Carmen tremò di paura, vergogna e piacere. Quest’uomo è un bastardo pensò Carmen, ma non poté fare a meno di fremere.
    
    Intanto, la mano libera dell’uomo, prendeva possesso del corpo di Carmen, dalla schiena discese verso il culo e poi sulle cosce.
    
    Carmen non sapeva cosa aspettarsi e rimaneva all’erta, ma intanto il suo corpo stupendamente sollecitato smise di tremare di paura ed iniziò a vibrare di piacere. La schiava si sforzò di essere collaborativa, voleva evitare il peggio e pensò che se lo avesse accontentato ci sarebbe riuscita. Marco buttò la frusta per terra e raccolse il traboccante seno della schiava in entrambe le mani. Le sue mani dalle lunghe e forti dita non riuscivano a contenere le grosse tette della schiava, ma stringevano senza ritegno. Carmen mugolava, tutto ciò le piaceva, si era scostata, per quanto le era possibile dal muro per facilitare il gioco dell’uomo. – Brava – le disse Marco, spingendo il bacino sul culo della schiava e sfregandolo su di esso. Carmen sentì attraverso i pantaloni il pacco dell’uomo poggiarsi sul culo. Marco artigliava le tette di Carmen e la mordeva sulle ...
    ... spalle. La schiava era in carne, carne morbida e profumata. Carmen godeva, le sue paure si stavano dileguando, ma quando ormai pensava che non le potesse accadere più nulla di male Marco cambiò registro.
    
    - Offriti troia – le ordinò il Padrone. Carmen, sempre collaborativa, eseguì prontamente l’ordine inarcando la schiena. La mano destra di Marco s’impossessò del culo di Carmen. Carmen mugolò e continuò a offrirsi. La schiava si scatenò quando sentì penetrare dentro di sé prima un dito e poi un altro. L’altra mano di Marco era sul seno della schiava. – Spingilo in fuori – le ordinò, e Carmen prontamente inarcò ulteriormente la schiena spingendo il seno in fuori. – Sei peggio di una cagna in calore, ti basta un attimo per allargare le cosce e godere, devi controllare i tuoi sensi. Sentendo quelle parole Carmen sprofondò nello sconforto. Marco smise di accarezzarla, ma le intimò di rimanere in quella posizione. Le gambe erano tenute larghe, la puttana spinse il culo in fuori. Carmen tratteneva il fiato ed aspettava, ritornò ad avere paura. La schiava era tentata di stringere le gambe per proteggersi, ma non voleva provocare le reazioni dell’uomo e comunque non poteva. Approfittando del fatto che Marco si era chinato a raccogliere la frusta le strinse lo stesso impercettibilmente, di più non riusciva. Carmen ora era terrorizzata e tremava come una foglia. – Te ne darò un po’, non voglio che tuo marito se ne accorga, in parte questo dipende anche da te, ma la frusta la devi ...
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