1. Padroni e schiave - cap. 3 - Chicca e Carmen


    Data: 22/11/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Koss, Fonte: EroticiRacconti

    ... anche delle tue paure, ma soprattutto del tuo piacere. –
    
    Lei sentì quelle parole e la mano risalire fino alla fonte del suo piacere. Sussultò e provò a dire – ti prego, - ma allo stesso tempo spinse il bacino in avanti. Lui sorrise e le disse – stai attenta, controllati. –
    
    Lei cercò di controllarsi. – Scusami – disse con gli occhi bassi e mordendosi le labbra mentre lui impietosamente stringeva la mano su quella fica gonfia e palpitante che era un vulcano. Poi mentre lei ansimava l’abbandonò lasciandola esterrefatta. Un abbandono che l’addolorò profondamente e la colpì fisicamente. Era stato sublime. Era.
    
    - Ti do il tempo di organizzarti ed anche di riflettere – rispose riportando la mano sul tavolo. L’aveva lasciata bagnata, di lava bollente. – Domani sera a casa mia. – Le diede l’indirizzo e si alzò per andare a pagare. In effetti, quello che le aveva dato era l’indirizzo del suo amico Giulio. Marco utilizzava spesso il dungeon del suo amico, era una location molto più interessante di qualsiasi altro locale che poteva avere a disposizione, e al suo amico non dispiaceva, anzi. In più voleva fargli conoscere quella giunonica femmina fuori da ogni canone in tutti i sensi.
    
    Chicca aveva venticinque anni ed era alta, ma niente in confronto a Carmen che le passava dieci anni e dieci centimetri, oltre che pesare venti chili di più. Chicca era alta centosettanta centimetri, ma pesava sessanta chili, era magra e aveva un corpo liscio, sodo e nervoso, tette piccole, ...
    ... cosce lunghe ed un culetto delizioso. Carmen era morbida ed abbondante, molto abbondante, straripava di tette, culo, fianchi. Decisamente formosa. Nonostante le decise differenze tra le due, si trovavano entrambe nella stessa difficile situazione in quella cantina. Erano piegate a novanta gradi una di fronte all’altra con le braccia appoggiate ad un tavolo e le mani di una sui gomiti dell’altra. Mentre si guardavano negli occhi. Le donne erano nude, indossavano solo scarpe dal tacco alto che le portava a tendere le gambe, le cosce ed esporre i rispettivi culi, molto differenti, ma entrambi invitanti. Uno ben disegnato, piccolo e teso in fuori, sembrava stesse parlando… penetrami implorava. L’altro abbondante, grande, un invito a sprofondarci dentro, irresistibile, tremolava invitante. Dietro di loro due uomini.
    
    Marco aveva ricevuto Carmen poco dopo l’arrivo di Chicca e l’aveva portata subito nelle sotterranee segrete. Carmen era agitata e spaventata, sapeva che non era un incontro come un altro, ma si fidava di quell’uomo. Immaginava le cose più strane, ma pensava che non aveva nulla da temere.
    
    Lui l’aveva invitata a spogliarsi, poi l’aveva legata ad una parete, braccia e gambe larghe, e aveva iniziato a palpare in lungo ed in largo quell’immenso corpo.
    
    Marco si era levato la camicia ed era rimasto a torso nudo. In mano aveva una frusta. Possedeva con lo sguardo quella bella e abbondante femmina dalle gambe lunghe e tornite, dotata di tante curve e di un corpo pastoso e ...
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