1. i suoi piedi 2 parte


    Data: 02/11/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Erotici Racconti Gay / Bisex Autore: Dulcimer, Fonte: RaccontiMilu

    ... immediatamente, del resto ero un critico musicale professionista, si trattava dei Joy Division. Aprii piano la porta, Luca era disteso sul letto, indossava unicamente dei calzoncini da calcio marca Umbro di raso azzurro e mi osservava con quel suo sguardo da cerbiatto indifeso, praticamente irresistibile. I piedi come le mani, lunghi e affusolati, di una sacralità inviolabile. Intanto dagli altoparlanti la voce di Ian Curtis cantava
    
    e i poster dei
    
    cantanti dark appesi alle pareti rotolavano dai miei occhi lungo tutte le membra fino a distendersi davanti ai miei piedi. Luca mi invitò a sedermi sul letto e io lo feci. Non osavo toccare quei piedi che ormai ritenevo sacri, ma fu lui ad appoggiarli sulle mie cosce. Vinsi ogni remora e timidamente li toccai. Una vampata di calore mi invase il viso, mi alzai in piedi super eccitato, lasciai cadere sul pavimento il costoso cappotto loden che indossavo e, molto lentamente, quasi a ritmo della musica, cominciai a spogliarmi capo per capo fino a rimanere completamente nudo al centro della stanza. Sapevo di avere un bel fisico, muscoloso quanto basta, quasi da scultura classica, come una donna, di cui non ricordo il nome, aveva affermato in passato. Luca visibilmente eccitato si sfilò i calzoncini e allungò le sue lunghe e sottili gambe verso di me. Le piante dei piedi bianchissime riflettevano la luce delle lampade al neon che illuminavano tutta la stanza. Davanti ai miei occhi uno spettacolo di gambe fini come braccia e piedi ...
    ... come mani, le dita in perenne movimento sembravano essere dotate di vita propria, ne potevo comprenderne il differente carattere. Lo sguardo salì a un pube con radi peli e un minuscolo, quanto romantico pene arricchito da un paio di minuti testicoli. Le tempie mi pulsavano, nulla poteva più trattenermi, mi lanciai verso di lui, o meglio, verso quei piedi che tanto bramavo. Li baciai, li strofinai sulla faccia e poi su tutto il resto del corpo. Luca mi abbraccio le spalle standomi dietro e spingendo le sue splendide e affusolate gambe, cominciò a masturbarmi con ambedue i piedi. Afferrai quelle sue fresche e depilate cosce che in quel preciso istante, mentre fissavo rapito il mio cazzo avvolto in quei due prodigi naturali, sentivo quasi di mia proprietà, come il loden che giaceva sul pavimento lastricato di linoleum. Le sue mani sui miei pettorali avevano cominciato a stuzzicarmi i capezzoli e la mia erezione era diventata imponente. Contemporaneamente mi mordicchiava le orecchie, talvolta sussurrandomi le particolari sensazioni che sentiva affluire attraverso i suoi piedi. Non passò molto tempo che venni in maniera esagerata come da molto tempo non mi succedeva più. Inondai i piedi del giovane di grasso sperma densissimo e cremoso. Luca era estasiato e felice, portò uno alla volta i suoi piedi leggiadri alla bocca e, con molta lentezza, raccolse con la lingua ogni goccia del mio seme bianco. Lo baciai senza remore, l’acre sapore dello sperma si mischiava al sapore acerbo della ...