1. Il bivio


    Data: 02/11/2020, Categorie: Sentimentali Autore: Cla85, Fonte: EroticiRacconti

    ... profondo. Le porte dell’ascensore si aprono e ti vedo appoggiato allo stipite della porta. Ti guardo e penso che sei bellissimo.
    
    “Ciao…Come stai?” Ti chiedo
    
    “Male, senza di te”
    
    “Anche io” Sospiro amareggiata.
    
    Allarghi le braccia come per volermi stringere. Faccio un sorriso malinconico
    
    “Meglio di no, ancora mi fai un certo effetto. Voglio solo prendere le mie cose e uscire”
    
    Ti sposti e mi fai passare. L’odore familiare dell’appartamento mi accoglie come un abbraccio. Abbiamo passato dei bellissimi momenti qui, è stato il nostro nido d’amore. Ci siamo amati con passione in ogni stanza, toccato nudi qualsiasi superficie. Ma è stato anche il teatro degli scontri più duri, in cui mi hai lanciato gli insulti peggiori, in cui mi hai confessato i tradimenti e ho scoperto le innumerevoli bugie. Un misto di nostalgia, tristezza e rabbia mi assale. Entro in camera e quel letto sfatto sa di mancanza, come un vuoto tangibile. Sento una fitta all’altezza del petto. Apro l’armadio per prendere i miei pochi vestiti rimasti qui.
    
    “Chiara mi dispiace, non doveva andare così… La mia non è vita senza di te”
    
    Mi fermo, mi volto e vedo i tuoi occhi tristi da cui traspare il dolore. Mi dispiace vederti così. In te riconosco la mia stessa delusione, l’angoscia e il rammarico. Forse ancora più intensi dei miei.
    
    “Mi dispiace Nico, non è facile neanche per me”
    
    “Diamoci un’altra possibilità allora!”
    
    “Ci ho pensato, non sai quanto ci ho pensato. E ci abbiamo provato ...
    ... altre volte. Ma non funziona, non può funzionare” fa male ammetterlo. Sento le lacrime riempire gli occhi.
    
    “Se sei venuta fin qui oggi un motivo c’è… una speranza la coltivi ancora. Altrimenti avresti evitato…”
    
    “Sono venuta perché volevo vederti. Non potrò evitarti per sempre e speravo di poterti salutare un’ultima volta, in modo civile”
    
    “Ah quindi è per questo? Pensi di poter fare di me quello che vuoi? Presentarti a casa mia solo per dirmi addio di nuovo, per farmi soffrire ancora di più? Che fine hanno fatto le tue promesse? Mi dicevi che avremmo superato le cose insieme, che non mi avresti abbandonato… invece mi hai preso solo in giro, sapevi che ero fragile, reduce da una separazione difficile ti ho aperto il mio cuore e le porte di casa mia, ti ho trattato come una regina, ti ho dato fiducia… hai una vaga idea di quanto sia stato difficile per me? Invece sei come tutte le altre, persino peggio”
    
    Mi sento raggelare. Sono confusa, mi sento in colpa. Vedo la tua rabbia crescere. Credo di sapere che cosa accadrà…
    
    “Mi dispiace che tu ti senta vittima, ma se pensare che io sia il tuo carnefice ti aiuta, pensalo pure. Lo fai ogni volta, cerchi di farmi sentire in colpa, di addossare tutto su di me senza assumerti nessuna responsabilità. Fai di me quello che più ti fa comodo: un attimo mi tratti come una regina, mi fai sentire la tua ragione di vita, un attimo dopo mi accusi di essere la tua rovina, la tua maledizione…lo fai sempre, lo stai facendo anche ora. Questo ...