1. Il bivio


    Data: 02/11/2020, Categorie: Sentimentali Autore: Cla85, Fonte: EroticiRacconti

    ... ho dato tutto, che mi sono fidato di te dopo tanto tempo… Io che non mi fidavo più di nessuno… Ti avevo avvertito, non mi sono mai nascosto, hai saputo chi ero fin dall’inizio. Ti avevo detto di starmi lontano, di lasciarmi stare, e invece tu hai insistito, mi hai rassicurato, mi hai fatto credere che fosse possibile, mi hai illuso che tra di noi fosse diverso, per poi fare cosa? Comportarti esattamente come tutte le altre, tradire la mia fiducia, andartene, alla prima difficoltà. Ti sei approfittata di me, mi hai preso in giro… mi fai schifo”
    
    Ti sei avvicinato, il tuo volto minaccioso è davanti al mio, a poca distanza. Mi guardi con rabbia e disprezzo. Io sono pietrificata. Mortificata. Hai ragione, sono stata io ad insistere. Mi sento confusa. In colpa. Non so cosa devo fare.
    
    “Scusami…”
    
    “Adesso spiegami che sei venuta a fare qui. Cosa vuoi ancora da me. Entri in casa mia e mi tratti con disprezzo…Mi provochi, fai la dura ma in realtà lo so che non desideri altro che farti scopare. Non vuoi ammetterlo ma te lo leggo negli occhi. Quante volte lo hai immaginato prima di venire qui? Quante volte ti sei toccata pensando a me?”
    
    Un’espressione maliziosa segna il tuo volto così vicino al mio che posso sentire il respiro sulla pelle.
    
    Ogni notte. Vorrei dirti che ogni notte ho ripensato alle tue labbra sulle mie, ai corpi che si intrecciano, alla passione travolgente, incontenibile che c’è tra noi. All’attrazione che cerco di sopprimere ma che ogni volta riaffiora con ...
    ... potenza doppia.
    
    Ma cosa sto facendo? Mi sforzo di odiarti ma perché? Quando non faccio che pensare a te, quando basta la tua presenza per farmi perdere il controllo. Te che ho amato come mai nessun altro… Forse qualche periodo di discordia è il prezzo per quella felicità che solo tu riesci a donarmi… Infondo sei la stessa persona di cui mi sono innamorata tempo fa…
    
    Così improvvisamente decido, mi lascio andare e mi getto tra le tue braccia. Il contatto tra i corpi è come un’esplosione. Mi sollevi le gambe e io ti circondo la schiena. Ti tengo stretto per non lasciarti più. Siamo trascinati dall’urgenza di sentirci, toccarci, baciarci dopo una distanza troppo lunga, che ha amplificato il desiderio. E finalmente so che è questo quello che voglio. Qui, tra le tue braccia, in preda alla passione mi sento a casa. Vorrei che non finisse mai. Mi spingi contro il muro e dopo poco sei dentro di me. E in quell’istante in cui il tuo corpo entra nel mio, tutto sembra ritornare al suo posto.
    
    Mi sforzo di ripensare a tutto questo prima di suonare il campanello per ricordarmi chi sei, per avere bene in mente quello che è successo, per non avere dubbi sul fatto che sia giusto chiudere qui. Perché adesso si, mi è chiaro, chiarissimo, ma quando ti vedo poi non so perché, finisce per non esserlo più.
    
    Suono il campanello, la tua voce metallica attraverso il citofono. Mi apri il portone. Entro nell’ascensore e premo il pulsante del secondo piano. Chiudo gli occhi e faccio un respiro ...