1. Jus primae noctis


    Data: 31/10/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Incesti Autore: Guzzon59, Fonte: RaccontiMilu

    ... nipote, aumentò gli sforzi del suo ardire. Spingendo per quanto potesse in profondità, con l’intento di dominare quel giovane corpo.
    
    Se la stava godendo alla grande la giovane ninfetta. La libidine di lei si dimostrò pari alla sua lussuria. Era una vera furia della natura e le dava euforia vederla con le gambe oscenamente spalancate ed aperte alla sua azione, che lo serrava e lo incitava a sbatterla più forte, trascinandolo in quel inferno di sensazioni.
    
    Da giorno divennero amanti diabolici, completamente presi da quell’unione incestuosa, esaltata e resa speciale dal rapporto di sangue che li legava.
    
    Prima che il conte scaricasse il suo seme nel ventre della nipote, la fece girare a pecorina, facendola piegare come un gattino, poi da tergo, tenendola ben salda dai fianchi, iniziò una devastante penetrazione che mandò in estasi la giovane donzella.
    
    Mmmmmmmmmmmmm siiiiiiiiiiiii godooooooo mmmm
    
    Piccolo diavoloooooooooo sei l’infernooooooooooo mmmmmm
    
    Il conte concluse quella galoppata di sesso dentro il ventre della nipote, inondandolo di sperma, che avrebbe avuto conseguenze gravide nove mesi dopo.
    
    Lasciò l’alcova a notte fonda, stanco e spossato dall’energica azione della giovane nipote, che sorprendentemente si era rivelata più spigliata e disponibile di quando avesse immaginato alla vigilia.
    
    Caterina rimase colpita dall’ardore del vecchio nonno. Le sensazioni vissute in quella stanza le avevano inciso profondamente la mente. Cosicché nei giorni a ...
    ... seguire fu lei a cercarlo nuovamente, fino diventare una delle sue migliori cortigiane, la più fedele e spregiudicata.
    
    Nella stanza delle rose passarono altre congiunte e figlie di cortigiani. Le ragazze erano tutte di buona famiglia e raffinate, grazie ad una educazione di alto livello, molto apprezzate dal Conte.
    
    Finalmente arrivò anche il turno di Gertrude. Il piano del conte infine si stava realizzando con sua grande soddisfazione.
    
    Il giorno in cui il figlio del Barone Perna l’ha chiese in moglie lui acconsentì subito a quella richiesta.
    
    Tutti i membri della corte speravano che il Conte, vista il rapporto di parentela, venisse meno al suo dovere reale, declinando l’adempimento di quel assurdo editto.
    
    Il conte, per evitare contestazioni, non si pronunciò fino a una settimana dal matrimonio.
    
    Una mattina convocò la sua cortigiana preferita: Caterina, che nel frattempo gli aveva dato alla luce una splendida bambina.
    
    ‘Caterina! La corte mi è ostile!
    
    ‘Mio Signore! Io le sono fedele!
    
    ‘Lo so Caterina! Per questo ripongo in te la mia massima fiducia! Ho un incarico da affidarti! E so che tu sarai in grado di adempierlo secondo la mia volontà!
    
    ‘Comandi Mio Signore!
    
    ‘Stasera tu mi preparai la Stanza delle rose!
    
    ‘La Stanza delle rose? Chi è la fortunata mio signore!
    
    ‘Gertrude!
    
    Caterina ebbe un momento di stupore. Ma si riprese subito, con un sorriso beffardo, complice delle scelleratezze del nonno.
    
    ‘Sarà fatto mio signore!
    
    ‘Ho un altro ...
«12...101112...»