1. Jus primae noctis


    Data: 31/10/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Incesti Autore: Guzzon59, Fonte: RaccontiMilu

    ... la testa, nel senso che fu decapitato. Ecco i fatti.
    
    Si narra, infatti, che il Conte Ferdinando, ebbe una figlia. Il suo aspetto era talmente grazioso che chiunque le posasse gli occhi addosso rimaneva ammaliato.
    
    Anche il conte Ferdinando subì il fascino di quella bellezza, bramandola come oggetto di desiderio carnale, un’attrazione innaturale per un padre.
    
    Non c’era da stupirsi per quel sentimento insano, perché il suo animo era corrotto dalla lussuria, per cui era avvezzo ad avere tutto quello che desiderava, a prescindere da qualsiasi concezione filosofica. Quindi quell’affetto inaudito, sebbene contrastava con i dettami della morale e dall’etica, si radicò profondamente nella sua testa facendogli perdere il senno ed il senso della realtà.
    
    Così le notti divennero insonni, perché si struggeva l’anima e il reale uccello, pensando a quella creatura divina, che gli infiammava la mente ed i sensi, solo a pensarla.
    
    Un giorno però successe qualcosa che gli diede una possibilità. Tutto sommato era pur sempre il padrone indiscusso del suo regno, quindi il suo imperio non poteva avere limiti.
    
    Il gran siniscalco del palazzo, quel dì, correva nei corridoi in preda alla ansia, la corsa terminò davanti alla porta dello studio privato, nel quale il conte solea rifugiarsi per tenersi lontano dalla rogne di corte, e curare la sua passione perversa, la lettura di commedie frivole dell’erotismo francese e le novelle del Decamerone, spesso in piacevole compagnia di una ...
    ... cortigiana.
    
    Quel mattino, infatti, mentre il suo reale uccello subiva le dolci attenzioni dalla bocca carnose di Rosetta, una giovane cortigiana dai capelli rossi ruggine, il clima idilliaco fu interrotto da una forte bussata. La ragazza alzò il capo spaventata, aspettando un ordine del suo padrone. Il conte gli fece un gesto con la mano di allontanarsi da lui. Il vecchio nobile riordinò i vestiti e, dopo aver fatto uscire la meretrice da una porta secondaria, aprì la porta.
    
    ‘Eccellenza mi perdoni, per aver disturbare la vostra quiete!
    
    ‘Mi auguro che sia per una causa giusta!
    
    ‘Lo è mio signore!
    
    ‘Dimmi, allora, non indugiare oltre!
    
    ‘Stamani i soldati sono andati a casa del mastro carpentiere Livio Cortelli, a prendere in custodia la figlia, Elisa, novella sposa e promessa al giovane Arturo Pellecane, il figlio del maniscalco! Affinché la Signoria vostra le concedesse l’onore di cogliere la sua illibatezza!
    
    ‘Elisa! Certo! Mi auguro che sia andato bene! Avete ordinato alle serve di adornare la stanza delle rose? la mia preferita!
    
    ‘Mio signore! C’è stato un imprevisto!
    
    ‘Un imprevisto? Parla marrano!
    
    Il Conte aveva carattere burbero. Solea minacciare i suoi sottoposti prospettando pene terribili, ma nella pratica poi si limitava a pene corporali, come le frustate, o farli rinchiudere per alcuni giorni nelle prigioni della torre, a pane e acqua.
    
    Il Gran Siniscalco deglutì dalla paura, inspirò lento una boccata d’aria, mentre fissava timoroso il suo ...
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