1. Jus primae noctis


    Data: 31/10/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Incesti Autore: Guzzon59, Fonte: RaccontiMilu

    ... spada di una vecchia armatura, facendo scattare un meccanismo che, dopo alcuni rumori meccanici, provocò l’apertura del muro in fondo al caminetto.
    
    Davanti al suo sorriso beffardo si dischiuse un ingresso segreto. Si munì di una torcia e vi entrò lesto e sicuro. Dopo aver percorso un lungo cunicolo, attraversò un altro passaggio, infine entrò in una stanzetta attigua a quella della camera da letto della figlia Gertrude.
    
    Salì sopra uno sgabello di legno. Afferrò il bordo di un quadro tirandolo, come l’infisso di una finestra.
    
    Davanti al suo sguardo impaziente comparve una grossa fessura nel muro, che si apriva anche nella stanza attigua, occultata da un quadro che rappresentava Afrodite, in piedi sopra una conchiglia, trainata da quattro delfini, di cui il Conte scorgeva solo il retro della tela.
    
    Ridacchiando, spostò di lato un lembo della stoffa, grande appena quanto una moneta di dieci ducati, subito un fascio di luce perforò il buio di quel tugurio.
    
    Il conte Ferdinando vi poggiò l’occhio e dall’altro lato coincise con quello di Afrodite. Ora poteva scrutare ciò che stava accadendo nella stanza.
    
    Scorse la dolce fanciulla, in piedi, al centro del locale, davanti alla tinozza in ottone. Di fianco stavano due serve impegnate a slacciarle il busto. Man mano che i vestiti erano tolti il corpo statuario di Gertrude si manifestava in tutta la sua sublime bellezza.
    
    I lunghi capelli biondi sciolti caddero giu, arrivando con la punta a lambire i candidi ...
    ... glutei, poi il corsetto, la sottana, le culottes, ed infine restò nuda. Una visione paradisiaca.
    
    Un fisico modellato con curve sinuose, esaltato divinamente nei tratti rotondi dalla luce delle lampade ad olio, che aggredì la mente del Conte.
    
    Il nobile padre era letteralmente incantato da quella visione celestiale, che le appariva come una venere, una dea che si accingeva a calarsi nelle calde e fumanti acque del mastello.
    
    Spiava con affanno i movimenti aggraziati della ragazza, che sembrava danzasse leggiadra, sentendo in se crescere una bramosia sconvolgente, che le provocava un’abbondante salivazione e una notevole erezione del cazzo.
    
    Dal giorno in cui aveva esercitato il diritto dello Jus Primae Noctis ebbe tante giovani fanciulle, avvenenti, ma mai pari in bellezza a sua figlia Gertrude.
    
    Lei era raffinata, armoniosa nei movimenti, dolce e sensuale. Non aveva uguali in tutta la contea. Quel fiore di bontà lo aveva affascinato facendogli perdere la tranquillità dell’anima.
    
    Per tale motivo respinse i tanti pretendenti che si erano presentati per chiederla in moglie. Ma lui, possessivo e geloso, non volle mai concedere la sua mano.
    
    La negò persino al Cardinale Gregorio, che la voleva inserire tra le novelle del suo convento di monache di clausura.
    
    Certamente lo scopo non era per volontà divina, ma per placare le sue perverse voglie di prelato puzzolente e parassita, che soddisfaceva nel suo personale bordello di suore. Infatti, la osservava con cupidigia, ...
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