1. storie di una vita4


    Data: 08/01/2018, Categorie: Erotici Racconti Etero Autore: robertino48, Fonte: RaccontiMilu

    ... ogni intervento: si sa quando si incomincia, ma non si è sempre sicuri di quando si finisce ed alcuni colleghi, tra cui questa, mi sfottono un po’ alludendo alla mia prostata (ma questa precauzione la prendevo anche a venticinque anni), e non usano svuotarsi prima del lavoro. L’ho tirata a lungo, non poteva allontanarsi senza il mio permesso, in maniera amabile ed educata l’ho anche presa un po’ in giro, quando mi sono accorto che stava quasi per farsela addosso ed aveva gli occhi peni di lacrime e non riusciva più a fare niente le ho dato il permesso: è schizzata via come una scheggia, togliendosi guanti e camice, slacciandosi i calzoni lungo la strada per il cesso, chissà se ce l’ha fatta, per buona educazione non ho chiesto più niente, e poi meglio fantasticare che sapere.
    
    Un’ altra collega ancora mi intriga per un altro motivo: che abbia solo la gonna e le mutande o abbia calzoni, collant, mutande e quant’altro, da quando entra nel cesso a quando si sente lo scroscio della piscia, lo scarico ed esce passano pochissimi secondi, tempi più brevi di quelli di un maschio; mi sono sempre domandato come fa, secondo me non si siede sulla tazza: abbassa un po’ mutande e company, piscia in piedi e tira su tutto subito senza asciugarsi ( quando va al cesso qualche altra collega, ne abbiamo parecchie con noi, essendo le pareti di carta velina si sente spesso anche il rumore dello strappo della carta igienica dal rotolo), mi immagino il cavallo delle sue mutande, umido di ...
    ... piscio, con la chiazzetta visibile ( spesso usa gonne molto corta, qualche volta si distrae e si scoscia e mi è capitato di vederle le mutande), pensiero intrigante ed innocente.
    
    Uno scherzo molto in auge tra noi e quello di somministrare un diuretico di nascosto: una fiala inodore ed insapore può finire dappertutto, acqua, the, succhi di frutta, ecc’Se si è giovani e non si hanno problemi di cuore o di reni non vi sono pericoli. Anche io sono stato vittima di questi scherzi, ma visto che non assumo facilmente cibi e bevande fuori pasto, in maniera molto limitata; una sera, al temine di una seduta operatoria hanno offerto ad un collega una birra freschissima, era la vittima designata, ma lui, molto gentilmente l’ ha voluta dividere con me, che ero del tutto ignaro, e ne ho bevuto un paio di sorsi, la cosa mi è andata bene: poca birra, poco diuretico, abito a poche centinaia di metri dall’ ospedale, le conseguenze sono state limitate; meno bene il collega che, abitando a qualche chilometro, in una ville nei sobborghi del lato opposto della città, si è fermato più volte durante il tragitto.
    
    Ma ad altri è andata ancora peggio, molti anni fa un collega , ora scomparso, in un tardo pomeriggio d’ estate, accaldato tracannò un intera caraffa di the freddo uscendo dalla sala operatoria, non sapeva che quel the conteneva quattro o cinque fiale di diuretico, e subito dopo si diresse a piedi verso casa che distava poco più di un chilometro; il diuretico ed il carico di liquido fecero ...
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