1. Nuovi orizzonti - parte 1: una ciliegia tira l'altra - 3


    Data: 27/10/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: SgtPepper, Fonte: Annunci69

    ... lingua. Quando Chiara aprì la porta era con i capelli lunghi lisci e biondi bagnati e un asciugamano avvolto intorno al corpo. “Ciao ragazzi!” Disse saltellante e sorridente, apparentemente incurante del fatto che l’asciugamano era palesemente troppo corto per il suo corpo slanciato. “Scusatemi io sono indietrissimo e quello stronzo di Stefano ancora non arriva!” Poi indicò un tavolo al centro della sala contornato da alcuni divani. “Voi accomodatevi e servitevi pure! Io arrivo tra un attimo!” Poi senza aspettare risposta e dando un veloce bacio sbadato sulla guancia di Flavia se ne scappò in punta di piedi verso il corridoio che portava al bagno. “Mettete anche un po’ di musica!” Gridò dalla porta, e sparì.
    
    Massimo era rimasto sulla porta e decise in un attimo, senza saperne il vero perché, di glissare sul fatto che Chiara avesse aperto la porta di casa praticamente a fica e culo all’aria. Nell’affacciarsi, Massimo era inevitabilmente scivolato dallo sguardo di lei che lo salutava verso il bianco taglio dell’asciugamano che lasciva intravedere la fica tra il candore delle cosce della ragazza. Le pupille di Massimo si erano evidentemente accese nel tornare negli occhi di lei che aveva continuato a fissarlo dopo che lui, forse per un attimo ma comunque troppo a lungo, mise a fuoco nitida e impertinente la strisciolina di peli chiari che decoravano la sua fica nuda. Non contenta, nello scodinzolare via sulle sue finissime caviglie di libellula, non aveva fatto tesoro alcuno ...
    ... del suo piccolo rotondo e compattissimo culo impertinente e altezzoso. Massimo decise di non dire una parola anche se gli sembrò più che evidente che anche Flavia avesse visto tutto, quanto meno il culo. Flavia però non diede cenni di intesa panico e con un sospiro di slancio si tolse il soprabito che porse a Massimo, per poi avvicinarsi al tavolo con il fare curioso di una bambina davanti ai gelati. Massimo muto e perplesso ripensò alla visione che lo aveva sorpreso in macchina e si pensò di essere allucinato o all’inizio di un’ossessione per quella ragazza, amica della sua compagna. Appese il soprabito di Flavia e il suo ai ganci del piccolo guardaroba accanto all’ingresso e poi si andò a stendere padronale e comodo sui larghi divani. “Mi fai un bicchiere?” “Cosa vuoi?” “Quello che ti pare!” Flavia prese dello champagne e lo stappo con leggiadria e sensualità, come solo le donne sanno fare, poi prese due bicchieri e si avvicinò ondeggiando con le sue gambe lunghe e nude che sparivano tra due sandali fasciati alla caviglia e una minigonna che era poco più una pennellata di colore orizzontale sulla sua pelle. Le sue cosce sode e tornite curvavano paraboliche rimbalzando sul suo fianco materno per arrotondarsi nel suo culo compresso nella sottile stoffa della minigonna. Sorniona e felina si abbassò sul divano porgendo tutto a Massimo che riempì subito i bicchieri, mentre lei cominciava a soffiare dai suoi occhi, lasciando che i capelli neri e mossi di luce accecante cadessero ...
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