Nuovi orizzonti - parte 1: una ciliegia tira l'altra - 3 - Racconti Erotici

Nuovi orizzonti - parte 1: una ciliegia tira l'altra - 3

Massimo e Flavia viaggiavano splendidi ed eleganti sulla pelle nera dei sedili della macchina che lui guidava con due mani sul volante mentre lei con uno specchietto in mano sembrava volersi pettinare un ciglio alla volta con una spazzoletta fitta e irsuta.

“Ma insomma mi vuoi dire chi siamo?” Chiese Massimo incapace di non guardare le cosce della sua donna con le stesse sensazioni di ladro e porco che sentiva le prime volte. Ormai si frequentavano da qualche mese e, dopo quell’inizio così audace, la passione era alle stelle. Non passava giorno senza che i due non si scopassero a vicenda con potenza e voracità almeno una volta, anche se non c’era mattino che lei gli perdonasse la sua erezione e non c’era notte che lui le lasciasse passare i suoi completini impuniti. Massimo, da porco stagionato degno di questo nome, avrebbe già corso verso prati orgiastici assolati dalla luce di irriverenza e libertà. Flavia, al di là del consentirgli di giocare con la fantasia in ogni modo e direzione, aveva mostrato poca concretezza nel passare ai fatti. Lui, tra momenti di passione battente e altri di epistolarità rovente, aveva dipinto ogni tipo di occasione e situazione, qualsiasi circostanza e cornice possibile, andando come in un videogame erotico a disegnarle luoghi e locali di ogni tipo in cui uomini donne di incredibile bellezza e dotazione si attorcigliavano con e tra di loro in ogni modo. Ma dovette sempre usare tatto e delicatezza perché l’ultima cosa che voleva era che ...

... lei si sentisse uno strumento di lui. Per Massimo, Flavia era una Musa e in ogni modo si era sforzato di convincerla che lei avesse acceso una fiamma inestinguibile dentro di lui, nel suo cuore, nel suo cervello, nell’anima e nel cazzo. Ormai era suo adoratore la cui missione era farla godere in tutti i modi e secondo qualunque desiderio, come un invasato sacerdote di Venere. Lui le giurò sempre che senza di lei non avrebbe avuto un’erezione neanche ingurgitando 10 viagra insieme, e lei sempre le rispose che se fosse accaduto sarebbe la fine, e che forse un giorno gli avrebbe consentito di averne in presenza di altri. Ma rideva eccitata ogni volta e Massimo aveva capito ormai che lei non avrebbe mai avuto il coraggio, forse per la paura di perderla o forse per la paura di perdersi.

“Siamo noi due, Chiara con il suo nuovo ragazzo e poi dovrebbero esserci dei loro amici.” Rispose Flavia lentamente, mentre continuava a guardarsi nello specchietto. “Sei bellissima, smettila con quel coso e guarda me.” Lei si girò sorridente e con la sua solita faccia che arrossiva leggermente ogni volta che lui le diceva che era bellissima.

“Stai guidando!” Disse schioccandogli un bacio. “Cosa ti guardo a fare?” “Non fa niente tu guardami lo stesso. Io i tuoi occhi li sento comunque.” Massimo sapeva essere romantico quel tanto che bastava a far battere forte il cuore di Flavia con semplici parole di spudorato amore che dopo il cuore le facevano battere anche la fica, improvvisamente e con ...