1. Il direttore


    Data: 25/10/2020, Categorie: Lesbo Autore: HarrymetSally, Fonte: Annunci69

    ... concedere centimetri di prossimità. Non l’avevo mai vista abbracciare o lasciarsi abbracciare, a differenza delle compagne di corso che apparivano assai più disinvolte. Persino durante gli eventi social come aperitivi o cene di gruppo, durante i quali molti allievi si lasciavano andare e anche i più timidi si scoprivano audaci (mi ero ritrovata in più di un’occasione qualche mano vicina al culo durante i balli di gruppo) Sonya amava stare in disparte, sorseggiando un Mojito e godendosi l’atmosfera festosa da una distanza di sicurezza.
    
    Eppure, continuava ad abbracciarmi e accarezzarmi come se fossimo intime.
    
    Il suo tocco produceva strane increspature nelle mie emozioni, una sorta di brivido di conturbante familiarità. Avevo visto quella ragazza incominciare la sua vita professionale, l’avevo plasmata e l’avevo sostenuta, e ora era davanti ai miei occhi, sbocciata. Compiuta.
    
    Contemplare il suo successo era come specchiarsi in una me stessa più giovane e fresca, una parte di me che era maturata altrove, con meravigliosi risultati.
    
    “Sei davvero splendida.”
    
    Lo dissi in un sussurro, più a me stessa che a lei. Ero ammaliata da come la magnificenza di ciò che aveva realizzato non avesse per nulla intaccato quella innocente freschezza che ancora albergava nei suoi occhi e nel suo sorriso. Mi ero presa cura di una preziosa crisalide, ora potevo ammirare la splendida farfalla che ne era scaturita.
    
    Le accarezzai un braccio, e mi accorsi che aveva la pelle ...
    ... d’oca.
    
    “In tutto questo tempo, ogni volta che dovevo prendere una decisione, mi chiedevo cosa avresti fatto tu” rispose con un sorriso adorante.
    
    “Sono così felice che tu ce l’abbia fatta!”
    
    “Non è stato sempre facile, qualche vicolo cieco l’ho imboccato. Avevo tentato di inserirmi in Università, ma ho trovato molte porte chiuse. Forse non ero adatta.”
    
    “Ho letto qualcosa di tuo, era molto buono invece. Sono certa che col tempo ti saresti ritagliata uno spazio importante” aggiunsi. La voce mi usciva roca.
    
    “Mah – disse, andando a sedersi sul divano – ho scritto un paio di articoli, partecipato a qualche convegno… ma non faceva per me. Troppi culi da baciare.”
    
    “Avresti potuto venire da me”
    
    “A baciare il tuo culo? Offerta interessante…” disse, scoppiando in una risata.
    
    “Screanzata!” la ripresi, andando a sedermi accanto a lei e assestandole uno scherzoso schiaffetto sulle labbra.
    
    “Però…” mi guardò, lasciando in sospeso la frase.
    
    “Cosa?”
    
    “Ho sentito la tua mancanza. In tanti momenti avrei desiderato la tua guida.”
    
    “Te la sei cavata alla grande – replicai – sei addirittura diventata il mio capo!”
    
    “Solo fino a domattina” mormorò, come persa in qualche vicolo secondario dei suoi pensieri.
    
    “Beh, non perdiamo tempo, allora – risposi con tono che volle apparire pratico – vuoi il mio rapporto?”
    
    Mi rivolse uno sguardo serio.
    
    “Sì, per favore.”
    
    “D’accordo – cominciai, mentre aprivo la mia ventiquattr’ore, estraendone il plico – ho effettuato una ...
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