1. Il direttore


    Data: 25/10/2020, Categorie: Lesbo Autore: HarrymetSally, Fonte: Annunci69

    ... sparare palline colorate addosso al collega né aveva dovuto lanciarsi dalla sedia con le mani conserte e gli occhi chiusi, sperando che qualcuno lo afferrasse.
    
    L’armonia di questo gruppo era il risultato di una disarmante normalità.
    
    “Se abbiamo un problema ne parliamo con il direttore, e il problema è risolto!” mi aveva detto un addetto alla sicurezza durante l’intervista di rito.
    
    “L’anno scorso abbiamo avuto una piccola crisi di transizione, ma il direttore ci ha messo le mani e ci siamo trovati col fatturato quasi raddoppiato” aveva aggiunto una collega del controllo qualità.
    
    “Il direttore ha a cuore la nostra sicurezza. Passa in rassegna le apparecchiature e la strumentazione ogni settimana” era il coro che si levava dagli operai della produzione.
    
    Sembrava che tutto quanto di buono esistesse in quella filiale, fosse effetto dell’opera, diretta o indiretta, del direttore. Di rado avevo visto un modello di leadership centralizzata funzionare in modo tanto armonioso, eppure quella struttura quasi medievale, con un unico Re del Castello a prendersi cura di tutti gli abitanti, sembrava rendere tutti felici.
    
    Ci misi meno di due settimane a fare tutte le valutazioni del caso, alternando le interviste e i questionari con osservazioni dirette. Quando ebbi compilato il mio rapporto finale, telefonai all’assistente del direttore, informandola di essere pronta a discutere i risultati.
    
    “Il direttore gradirebbe molto averla ospite per cena, in modo da poter ...
    ... discutere il suo rapporto senza eccessive pressioni o vincoli di tempo, se non le spiace.”
    
    Avvertii un senso di vertigine di fronte a quell’esplicito messaggio di seduzione. Tutto il sessismo che sembrava assente in azienda piombava ora su di me racchiuso in quel messaggio, pronunciato con voce piatta dalla sua segretaria.
    
    “Il direttore ha aggiunto che, qualora per lei fosse un problema, è disponibile a incontrarla a colazione, in ufficio.”
    
    Era difficile stabilire se si trattasse di una reale alternativa o piuttosto di una marcia indietro, una comoda via di uscita che il direttore si era preparato per parare l’eventuale contraccolpo di un mio rifiuto.
    
    A quel punto ero decisa a smascherare l’inganno di quel filantropo fasullo, e far emergere la sua vera natura. Detestavo essere presa in giro, e mentre l’illusione del mondo perfetto che avevo visto in quelle settimane si sgretolava sotto il peso dell’invito sessuale, maturavo in me una cupa determinazione a mandare tutto a puttane.
    
    “No, dica pure al direttore che ci sarò. Mi faccia avere ora e indirizzo. Il direttore desidera che indossi qualcosa di particolare?” chiesi. A quel punto volevo che sapesse, che avvertisse il morso della mia provocazione. Desideravo che giocasse a carte scoperte e rivelasse il sudiciume nascosto sotto la facciata cristallina.
    
    “Un momento, prego” rispose, prima di inserire una musichetta di attesa.
    
    “Il direttore confida nel suo buon gusto.” Avvertii il click del ricevitore, e rimasi sola ...
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