1. Il direttore


    Data: 25/10/2020, Categorie: Lesbo Autore: HarrymetSally, Fonte: Annunci69

    ... occhi. Fissarli era come guardare il cielo terso di una mattina d’inverno, fredda, pungente eppure sconfinata nella sua bellezza.
    
    Mi arresi. La baciai ancora, mentre mi accarezzava la fica, spargendo i miei umori lungo tutta l’apertura. Si erse sopra di me, cominciando a fissare le fibbie lungo i fianchi senza mai smettere di guardarmi.
    
    “Voltati” ordinò.
    
    Esitante, obbedii. Mi distesi sotto di lei, in attesa. Sentivo una strana ansia anticipatoria crescere dentro di me, e in quel momento fui vergine, intatta e inviolata. Fu una sensazione terribile e meravigliosa.
    
    Mi sentii afferrare di nuovo per i capelli, e mi lasciai sollevare. Sonya mi baciò il collo da dietro, palpando i mei seni e la mia fica con una tale passione che quasi venni un’altra volta.
    
    Mi spinse in avanti, sistemandomi a novanta gradi di fronte a sé. Ero esposta, indifesa, pronta per lei.
    
    Sentii una mano appoggiarsi sul mio culo, poi avvertii il calore della penetrazione. Mi sentii aprire e riempire, mentre le sue spinte delicate si intensificavano e crescevano di ritmo.
    
    Era diversa da un maschio. Gli uomini mi fottevano guidati dagli impulsi che il cazzo, stretto tra le pareti della mia vagina, trasmetteva loro. Seguivano qualche istinto radicato nel loro cromosoma Y, in ascolto del proprio piacere sessuale. Anche i più sensibili e attenti non potevano sottrarsi al richiamo della propria biologia, che dettava ritmi, tempi e modi di quella danza. Sonya mi stava scopando in preda ai sogni e ...
    ... alle fantasie che aveva coltivato in quegli anni. Si impossessava di me assecondando le mie sollecitazioni, immergendosi in quel legame che ci univa. Sapeva essere rude, possente, ma anche dolce, mi faceva sentire quel cazzo dentro come se appartenesse a entrambe.
    
    Il senso di fastidio che provavo a contatto con il lattice era soffocato, sommerso dalle ondate di piacere che quel momento di telepatia sessuale mi regalava.
    
    “Aaaah… prendimi amore, così…”
    
    I miei gemiti e i miei inviti la accendevano, incendiando il suo desiderio e spingendola a penetrarmi più a fondo e con maggiore intensità.
    
    “Dio, per quanto tempo ho sognato questo culo!” disse, e cominciò a schiaffeggiarmi le natiche.
    
    “Aaah!”
    
    “Ti piace, troia? Ti piace farti sculacciare dalla tua allieva?”
    
    “Sì, mi piace farmi fottere dalla mia allieva migliore!” urlai, accettando la sua punizione. La mia resa la eccitava, rendendola sempre più sporca e audace. Mi sentii afferrare per i capelli e inarcai la schiena, offrendole tutto quello che desiderava. Sentii il suo pollice appoggiarsi sul mio sfintere. Lo saggiò per qualche istante, spalmandovi gli umori che colavano dalla mia fica aperta, poi lo penetrò a fondo e con fermezza. Gridai ancora.
    
    “E questo? Anche questo ti piace?”
    
    “Tu mi puoi fare il cazzo che vuoi.”
    
    Spinse il suo pollice nodoso ancora più dentro di me, strappandomi un selvaggio grugnito di piacere. Allungai un braccio all’indietro e le piantai le unghie nella coscia, affondando in ...
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