1. Il direttore


    Data: 25/10/2020, Categorie: Lesbo Autore: HarrymetSally, Fonte: Annunci69

    ... parete contro la mia schiena nuda, poi mi sentii sollevare come un fuscello. Sonya mi aveva afferrata per le natiche e, usando la forza impressionante che si era guadagnata sudando in palestra ogni giorno, mi aveva alzata fino a che la mia fica era stata all’altezza delle sue labbra. Me ne stavo lì, sollevata da terra, con le mie gambe spalancate e la fica premuta contro il suo viso, e mi lasciavo leccare ancora e ancora. Sembrava possedere una sete inesauribile di me. Le afferrai i corti capelli biondi con entrambe le mani, invitandola a penetrarmi sempre più a fondo. Cominciò a scoparmi con la lingua, facendo avanti e indietro dentro di me con spinte ritmate e profonde. Ogni volta che la estraeva, avvertivo un lacerante senso di perdita, come se la parte più viva e preziosa di me mi venisse strappata via. Allora stringevo e spingevo, tendando di riaverla, mugolando di piacere e supplicandola di darmene ancora.
    
    I suoi occhi si inchiodarono ai miei mentre mi leccava con furia sempre maggiore, e la combinazione della sua bocca affamata e delle sue iridi azzurre su di me mi fece arrendere di nuovo. Venni ancora, più forte e più a lungo di prima. Urlai il mio piacere alle mura vuote e mi afflosciai contro di lei.
    
    Mi fece scendere con lentezza, mi prese tra le sue braccia e si diresse verso il letto.
    
    Sopportava il mio peso senza alcuno sforzo, ma la sua potenza non aveva nulla di virile. Era femmina, bellissima e dolce, e mi amava con una forza che pochi uomini avevano ...
    ... dimostrato. Mi proteggeva e al tempo stesso mi dominava, e io non desideravo altro che essere sua. Mi appoggiò sul letto con la delicatezza che avrebbe usato se fossi stata un vaso di porcellana. Mi distesi sotto di lei e cominciai a baciarla, cercandola con le labbra e con la lingua. Il suo sapore mi inebriava, mentre le sue mani mi afferravano i seni, facendo passare i miei capezzoli tra le dita. Li sentivo indurirsi sotto i suoi polpastrelli, rispondendo a quelle sollecitazioni come se non avessero atteso altro. Cominciai a cercarla con le mani, scivolando su di lei, infilandomi sotto il corto tubino per catturare scampoli della sua pelle.
    
    Si sfilò il vestito con un unico gesto deciso. Sotto non indossava nulla. Potei ammirare il suo corpo muscoloso eppure aggraziato, gli addominali scolpiti e i seni piccoli e tonici. I capezzoli erano di un rosa chiaro che si sposava bene con il candore latteo della sua pelle. Le accarezzai il collo, i seni e l’addome. Sfiorai le areole con le dita, poi mi sollevai sui gomiti per baciarle i capezzoli. Era strano sentire quelle morbide appendici tra le mie labbra, trovarmi per una volta all’altra estremità di quel gesto che conoscevo così bene.
    
    Sonya mi spinse con delicatezza all’indietro e montò a cavalcioni sopra di me, portando la fica all’altezza delle mie labbra.
    
    “Leccami” disse, mentre mi teneva ferma la testa con una mano.
    
    Non avevo mai accolto il sesso di un’altra donna nella mia bocca. Avevo scambiato qualche bacio e un ...
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