1. adriana 5 barbecue


    Data: 25/10/2020, Categorie: Erotici Racconti Etero Autore: robertino48, Fonte: RaccontiMilu

    ... stava diluendo quando di sabato a mezzogiorno Antonio ricevette una telefonata:
    
    ‘Ciao, sono Adriana, come ti va? Mi vieni a prendere dall’ ufficio tra un paio di ore?’
    
    ‘Certo, ma sai che non ho la macchina!’
    
    ‘Lo so, lo so! So che hai solo una bicicletta e non intendo venire in canna, vieni a piedi: casa tua dista cinquecento metri dal mio ufficio ed altrettanto da casa mia! Ti aspetto!’
    
    Antonio era vissuto in quei giorni in maniera primitiva, cercava di studiare, solo nell’ appartamento, girava nudo o quasi, erano giorni che non si radeva e non si lavava, doveva provvedere: in breve tempo si ritrovò lavato, rasato, vestito di fresco, cacciò un lungo sospiro ed uscì per andare da Adriana.
    
    Dovette attendere quasi mezz’ora prima che Adriana comparisse alla porta, la vide e la trovò un po’ sfatta: i capelli arruffati, gli occhi cerchiati, il trucco, per fortuna molto leggero, dilavato.
    
    ‘Grazie per essere venuto, sono distrutta, non si vede?Puzzo come una capra, non mi sono lavata, ho la fica che sa di pasce marcio. Sono tre giorni che non torno a casa, abbiamo lavorato giorno e notte per il riassetto del personale della filiale italiana .Calcolare gli esuberi, i prepensionamenti, è da mercoledì che non esco, mangiato panini, insalatine, bevuta acqua minerale, coca, caffè, tanto caffè, dormito pochino sul divanetto, a turno il vice direttore generale, il capo del personale, la segretaria del direttore supremo, la segretaria del personale ed io, cose ...
    ... folli!’
    
    Antonio la ascoltava e la guardava ammirato: nonostante il tour de force era sempre Adriana; la gonnellina corta a pieghe di panno leggero grigio, la camicia di seta bianca semitrasparente, sotto cui si intravedeva un reggiseno garzato celestino che lasciava ben vedere i capezzoli, al di sopra un blazer blu, delle calze di rete finissima, le scarpe con un tacco pronunciato, che la slanciavano.
    
    ‘Sei bellissima, anche stanca, sei sexyssima, farai impazzire i colleghi’.
    
    ‘A dire il vero il vice direttore ed il capo del personale mi sbavano intorno, ci sto facendo un pensierino!’
    
    Antonio rimase di sasso e Adriana colse l’ espressione:
    
    ‘Ehi giovane, mica pensi di essere geloso! Te l’ho data e te la darò ancora, forse, solo perché mi piace scopare con te, niente sentimentalismi, solo sesso, chiaro?’
    
    ‘Chiaro!!’
    
    ‘Dovevi vedere come mi guardavano in questi giorni che siamo stati a strettissimo contatto ed io li ho stuzzicati: quando andavo a pisciare lasciavo la porta socchiusa in modo che ci fosse uno spiraglio per spiarmi, quando mi sdraiavo sul divanetto, chissà com’è, la gonna risaliva e gli facevo intravedere la fichetta facevo finta di dormire e con gli occhi socchiusi li guardavo, mi piaceva vedere i calzoni che si gonfiavano, poi mi piaceva vedere anche le facce della signora Teresa e della signorina Edvige, piene di invidia e gelosia: la Teresa, la segretaria suprema, anche se è sposata, si scoperebbe volentieri il vicedirettore, ma lui non la caca proprio, ...
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