1. La navicella saffo


    Data: 24/10/2020, Categorie: Lesbo Autore: pinkoepallina, Fonte: Annunci69

    ... pesci tropicali coloratissimi che lo popolavano.
    
    Subito dopo mi sembrò che le stesse appoggiando, da dietro, le labbra fra la base del collo e la spalla sinistra, dapprima lievemente, poi con sempre maggior pressione, mentre l’altra, per nulla sorpresa, lentamente si girava. La mia immaginazione arrivò persino a farmi vedere una lingua spuntar fuori da quelle splendide labbra carnose fino a giungere, altrettanto lentamente, ad una bocca che sembrava non volere altro che accoglierla, indi infilarcisi con voluttà.
    
    Il tutto in un ambiente decisamente suggestivo, con musica soffusa e profumi orientali, illuminato soltanto dalle luci bianche e violette della vasca e da quella molto fioca color lilla di una avveniristica piantana, posta nell’altro lato dell’immenso salotto.
    
    Nessun loro atteggiamento mi aveva fatto presagire, sino a quel momento, che avrei potuto assistere ad una scena come quella che sospettavo mi si stesse aprendo davanti. Guardando con più attenzione compresi che non era un’impressione, né un sospetto, né la conseguenza degli alcolici assunti.
    
    Mi lasciai cadere, per smaltire l’effetto della sorpresa, su una comoda poltrona di pelle bianca.
    
    Nel frattempo loro si stavano trasferendo verso un grande divano basso di fronte a me, anche questo di pelle bianca, con chaise longue. Vi si distesero e cominciarono a liberarsi degli abiti, scambiandosi baci e parole sempre più ardenti nella loro lingua: eccitante il solo sentirle.
    
    Di tanto in tanto ...
    ... guardavano verso di me.
    
    Dopo l’iniziale smarrimento ripresi coscienza su chi fossi realmente, sulle mie esperienze pregresse nello specifico, significative, e sul mio ‘bagaglio tecnico’, rilevante.
    
    A quel punto ricordai a me stessa: “Probabilmente stanno osservando come rispondi a quello che per te potrebbe rappresentare un trauma. Forse pensano di scandalizzarti e aspettano una reazione per riderci su o forse traccheggiano per vedere se è il caso di provare a sedurti, chissà…”
    
    Per togliermi il dubbio, mi alzai di scatto e mi diressi verso di loro, facendo questa considerazione: “Mi sa che ‘ste due non hanno ben capito chi si trovano di fronte, è arrivato il momento di provvedere”.
    
    Una volta raggiunto il divano, la prima che mi venne a tiro fu Claudette. Le dissi, perentoria: “Spostati un po’, puttanella! Fammi posto”. Lei obbedì con prontezza, senza battere ciglio: compresi quindi che non scherzava.
    
    Così, guardandola fissa negli occhi con voluttà, le allargai le gambe e mi chinai lentamente a baciare, leccare ed addirittura mordicchiare il suo sesso. L’eccitazione che avevo accumulato nel frattempo mi sembrava quella delle grandi occasioni.
    
    Lei, a quanto capivo dai suoi gemiti, gradiva assai.
    
    Stavolta la sorpresa fu loro, il mio modo di fare non era certamente da esordiente, al pari della naturalezza che mostravo con il mio atteggiamento divenuto sfrontato.
    
    Alzando la testa ogni tanto potevo vedere che in Mireille, dopo lo stupore iniziale, montava la voglia ...