1. La navicella saffo


    Data: 24/10/2020, Categorie: Lesbo Autore: pinkoepallina, Fonte: Annunci69

    La convention della multinazionale per la quale lavoravo, in calendario da tempo, rappresentava un’occasione speciale per rivedere Parigi, una delle città che amo di più al mondo.
    
    Avrei inoltre conosciuto Mireille, la mia corrispondente francese.
    
    L’hotel Versailles era un brulicare di persone che andavano e venivano, io stazionavo curiosa ed eccitata nella hall scommettendo con me stessa, per gioco, di individuarla senza averla mai vista in volto.
    
    A metà mattina vidi entrare una splendida donna che aveva sottobraccio una cartella col logo dell’azienda e puntai un euro. Alta, slanciata, lunghi capelli corvini, elegantissima nel suo tailleur panna su sandali in tinta e con tacchi vertiginosi, molto simili a quelli che portavo io. Vinsi la scommessa: era lei.
    
    Monsieur Lechateau, il nostro coordinatore, che già conoscevo in quanto veniva spesso a Roma, me la presentò. Lei mi sorrise, io feci altrettanto e ci abbracciammo cordialmente, dopo le tante ore trascorse insieme al telefono nei mesi precedenti.
    
    Nonostante Skype, WhatsApp e tutte le diavolerie moderne, avevamo preferito riservarci una sorpresa, proprio per il momento che stavamo vivendo.
    
    Mi colpì molto, non soltanto per la sua avvenenza, ma anche per quel suo modo di parlare, ancora più apprezzabile dal vivo, con quella vezzosa ‘erre’ tipicamente francese e con quel gentilissimo modo di porsi che la caratterizzava.
    
    Dopo essere state sedute accanto per tutta la prima giornata dei lavori ed aver ...
    ... familiarizzato ulteriormente, in tardo pomeriggio le chiesi: “Hai da fare? Ti va di accompagnarmi un po’ in giro per la città, prima di cena?”
    
    “Caspita” rispose “mi piacerebbe moltissimo, ma domani pomeriggio Claudette, una mia cara amica pittrice, parte in tournée e starà fuori per quasi un anno. Le ho promesso di passare la serata insieme, cena compresa”.
    
    “Ah, nemmeno ceni qui?”
    
    “No. Però… però… aspetta un attimo, fammi fare una telefonata”.
    
    Mireille si allontanò e tornò in pochi secondi con un sorriso raggiante: “Tutto a posto.
    
    A Claudette non solo non dispiace, ma è felice che la mia amica italiana si unisca a noi”.
    
    Un'ora dopo, il tempo di metterci un po’‘in ghingheri’, ci avviammo.
    
    Claudette ci aspettava sotto casa, a rue Des Abbesses: l’avevamo avvertita col cellulare che stavamo arrivando.
    
    Vidi venirmi incontro una rossa circa quarantenne dai capelli lucidi, ondulati e lunghi, veramente meravigliosi. Non straordinariamente bella, mostrava però un aspetto giovanile più che piacevole, oltre ad essere senza dubbio una donna carismatica e molto sexy.
    
    Pittrice apprezzata, quotata e di una certa notorietà. Si presentò vestita letteralmente di stracci colorati, ma messi con tale incredibile maestria da farli risultare al pari di un abito di alta sartoria: era, a suo modo, elegante e particolare. Qualche mio conoscente un po’ provinciale l’avrebbe definita ‘eccentrica’.
    
    “Mai stata sposata, né mai avuto un rapporto duraturo” mi disse quasi subito, a ...
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