1. Stefania


    Data: 21/10/2020, Categorie: Autoerotismo Autore: claudiaeffe, Fonte: RaccontiMilu

    ... copriletto.
    
    Ora nelle sue fantasie un ragazzo stava sotto di lei a un altro la stava prendendola da dietro. Mentre Anna osservava, ovviamente.
    
    D’un tratto, senza smettere di toccarsi, le venne il pensiero che Anna potesse aver dato le chiavi di casa anche a qualcun altro, che magari sarebbe entrato proprio in quel momento e che si sarebbe trovato di fronte quella scena.
    
    Il bilocale di Anna era talmente piccolo che in pochi passi si passava dalla porta d’ingresso alla stanza da letto; se questo fosse avvenuto non avrebbe nessuna possibilità di non scoprirla.
    
    Questo pensiero la eccitò ancora di più.
    
    Forse sarebbe entrato Ivan, quel ragazzo tenebroso con cui aveva visto Anna qualche volta, oppure Maria, quella sua amica calciatrice che si diceva fosse lesbica.
    
    Stefania spalancò la bocca e produsse una specie di ululato; per l’orgasmo era questione di pochi istanti.
    
    Pensò nuovamente a Fabio, l’amico di suo fratello, di cosa avrebbe dato per poterle mettere le mani addosso.
    
    Era pronta a scommettere che non aveva mai avuto una ragazza in vita sua, probabilmente stava ancora fantasticando su quello che aveva visto qualche giorno prima.
    
    Si era toccato pensando a lei?
    
    Era probabile.
    
    A quel pensiero Stefania introdusse le dita ancora più prfondamente dentro di lei e sentì l’orgasmo arrivare dal profondo.
    
    Allargò le gambe il più possibile e lasciò che la sensazione la sconquassasse, lasciandosi andare ad un lungo gemito.
    
    A casa sua, quando si ...
    ... toccava, raramente era sola e doveva sempre reprimere le reazioni.
    
    Lasciò che il fiato fluisse da dentro di lei, poi si abbandonò sul materasso.
    
    Era esausta.
    
    Rimase un paio di minuti immobile, godendo la libertà di rimanere esanime e nuda senza doversi rivestire subito, poi si rialzò.
    
    Tornò in cucina e tastò i suoi vestiti: erano ancora umidi, ma non poteva rimanere lì tutto il pomeriggio.
    
    Quasi a malincuore si rivestì, diede un’ultima controllata all’appartamento e tornò per strada.
    
    Si sentiva veramente bene.
    
    Stefania uscì dalla doccia e guardò subito l’ora.
    
    Se non aveva sbagliato i calcoli, suo fratello sarebbe rientrato a momenti.
    
    Entrò in camera, prese il portafoglio dalla borsa e lo appoggiò sulla scrivania accanto alla porta di ingresso, poi andò a sedersi sul suo letto, dalla parte opposta.
    
    Non indossava un accappatoio quella volta, ma si era asciugata con un ampio telo bianco, probabilmente rubato in qualche hotel.
    
    Non si vestì, rimase sul letto con l’asciugamano avvolto attorno al corpo.
    
    Dopo poco sentì il rumore delle chiavi nella serratura e suo fratello entrò in casa.
    
    Si tolse le scarpe nell’ingresso, poi entrò nella cameretta.
    
    Stefania alzò lo sguardo dal telefonino a cui fingeva di essere interessata e, senza neppure salutare suo fratello, gli disse: “Francesco, già che sei lì, lanciami il portafoglio”.
    
    Il ragazzo si guardò attorno, poi prese l’oggetto e lo tirò verso la sorella, facendogli descrivere una traiettoria a ...
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