1. Stefania


    Data: 21/10/2020, Categorie: Autoerotismo Autore: claudiaeffe, Fonte: RaccontiMilu

    Stefania si svegliò nel cuore della notte.
    
    Le succedeva spesso ultimamente, almeno da quando – circa una settimana prima – aveva giocato da sola con I bigliettini.
    
    Era come se quella serata avesse risvegliato un secondo Io che fino a quel momento aveva dormito dentro di lei, e che da quel momento in poi non ne voleva sapere di stare sopito.
    
    Aveva spesso pensieri sconci, pensieri che fino a poco prima non avrebbe neppure concepito.
    
    Pensava spesso al sesso, cosa strana per una che ne aveva sempre fatto poco e neppure di grande qualità.
    
    Era perfettamente sveglia, anche se l’orologio luminoso indicava come avrebbe dovuto aspettare ancora qualche ora prima di alzarsi.
    
    Suo fratello, nel letto accanto a lei, aveva il respiro regolare di chi sta dormendo profondamente.
    
    Quanto avrebbe voluto essere da sola in casa, o almeno in camera!
    
    Da quella sera aveva pensato ad almeno altre tre varianti del gioco, senza mai poterle mettere in pratica perche non era mai stata da sola in casa.
    
    Solo a ripensare a quella serata sentì una nuova eccitazione montare dentro di lei.
    
    Non si sarebbe addormentata presto, ormai.
    
    A meno che…
    
    Si voltò verso destra, dando le spalle alla sveglia.
    
    “Se quando mi volto i minuti sono un numero pari – si disse – mi tolgo la parte superiore del pigiama”.
    
    Si voltò, erano le 3:42.
    
    Sorrise nel buio, poi si sfilò la maglietta, rimanendo solo con le mutandine.
    
    Non potè fare a meno di portare una mano verso il seno, sentendo il ...
    ... capezzolo già duro.
    
    Si stuzzicò il torso con le unghie, poi portò la mano verso la pancia.
    
    Sentì un brivido attraversarle il corpo, e non era per il freddo.
    
    Si voltò nuovamente verso destra.
    
    “Se quando mi volto i minuti sono pari, mi tolgo le mutandine”.
    
    Guardò la sveglia: erano le 3:44.
    
    Inarcò la schiena e si sfilò anche l’ultimo indumento, che lasciò cadere a terra.
    
    Fece penzolare le gambe dai bordi del letto, in modo da avere la massima apertura disponibile.
    
    Portò subito la mano sul suo sesso, trovandolo bagnato.
    
    Introdusse lentamente un dito dentro.
    
    In quel momento voleva essere dolce con se stessa.
    
    Si massaggiò lentamente il clitoride, descrivendo con il polpastrello un movimento circolare.
    
    Era bellissimo.
    
    Suo fratello accanto a lei continuava a russare; la consapevolezza della sua presenza rendeva il momento ancora più eccitante.
    
    Cosa avrebbe visto si fosse svegliato?
    
    Non molto, visto che la stanza era al buio, ma l’illuminazione che filtrava dalla strada gli avrebbe sicuramente permesso di capire che sua sorella era nuda.
    
    In quella posizione, poi, non ci avrebbe messo molto a capire cosa stesse facendo.
    
    Il ragazzo diede un colpo di tosse e Stefania si immobilizzò.
    
    Quando il respiro del fratello divenne nuovamente regolare la ragazza riprese a toccarsi.
    
    La sensazione di pericolo, anziché bloccarla, l’aveva eccitata molto di più.
    
    Suo fratello lo faceva mai?
    
    Era probabile.
    
    Gli amici di suo fratello avevano ...
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