1. LAURETTA cap. 5 Una proposta inaccettabile


    Data: 20/10/2020, Categorie: Etero Lesbo Autore: karinalisa, Fonte: RaccontiMilu

    ... era presente?
    
    In realtà era la gelosia a farmi pensare in quel modo, Lauretta era mia e volevo tenermela per me sola, godermela finché potevo, finché avrebbe trovato un ragazzo adatto e sensibile, dividerla con il mio uomo, non so perché mi faceva inorridire ma allo stesso tempo il pensiero mi eccitava.
    
    Poi ci fu la mia assenza durata all’incirca un mese e di cui non voglio dire cosa abbia fatto in giro per il mondo con quella lettrice diventata mia amica. Quando ritornai, della neve era rimasta soltanto qualche traccia nelle zone d’ombra, il clima era diventato quasi primaverile, per la verità un po di neve e sopratutto di pioggia era caduta fin quasi alla fine di aprile.
    
    Passeggiando per il paese a braccetto con il mio uomo incontrammo Lauretta; rimasi stupita quando dopo i baci che mi stampò sulle guance, scambiò con Gianni un saluto, se non amichevole, certamente cordiale che mi fece pensare.
    
    A casa mi disse che durante la mia assenza, quando per caso Lauretta e lui si incrociavano, la ragazza abbassava gli occhi o cambiava strada, poi, poco per volta aveva cominciato a rispondere al suo saluto; una volta al supermercato scambiarono addirittura qualche parola, ma mi assicurò che anche se le piaceva e la desiderava, non aveva mai tentato nessun tipo di approccio. Io gli credetti perché ero sicura, come lo sono tutt’ora della sua lealtà.
    
    Poi vi fu l’evento che segnò la svolta decisiva nella nostra relazione; fu quando Lauretta passando davanti casa ...
    ... nostra, vide Gianni e io intenti a fare lavori di giardinaggio, si fermò a chiacchierare accettando infine l’invito ad entrare in casa per un caffe.
    
    Chiedemmo se avesse un innamorato “Niente di serio” fu la sua risposta, chiacchierammo ancora poi Gianni gettandomi un’occhiata si alzò dicendo che aveva da completare dei lavori prima che calasse il buio. Fermò Lauretta che si stava alzando per accomiatarsi “Rimani, sono sicuro che tu e Lisa avete molto da dirvi . . .” aggiunse, e senza farsi accorgere dalla porcellina sussurrò al mio orecchio “Rimarrò fuori un paio di ore, perché non ne approfittate?”
    
    Piena di gratitudine lo guardai uscire, dopo che ebbe chiuso la porta andai a sedermi vicino alla mia giovane amante. “Mi sei mancata sai?”, “Anche tu.” non fu necessario aggiungere altro, avvicinai il viso, lei mi venne incontro con il suo, ritrovai la morbidezza delle sue labbra che subito si aprirono, si spalancarono. . . la sua lingua accarezzò la mia, la avvolse attirandola, esplorandola, accarezzò l’interno delle mie labbra, il mio palato. Ci baciammo lungamente esprimendo la nostra voglia repressa, mangiandoci, succhiandoci le lingue, leccandoci le labbra, esplorandoci con mani avide . . .
    
    Quando infine le nostre bocche si staccarono, ero senza fiato, la ragazza respirava con affanno, sentii la mia fica contrarsi, le mie mutandine bagnarsi per il desiderio. “Vai nel bagno” dissi facendola alzare, lei mi guardò sorpresa sapendo quello che quella frase aveva sempre ...